Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Eva
OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo di S. Giovanni Evangelista, Eva
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Chiesa di San Giovanni Evangelista, Ravenna - Eva
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11 I 63 (EVA) : 71 A 32 12 1
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Iconographic description
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Al centro di un prato è una figura femminile dalla folta capigliatura, divisa da una scriminatura centrale. La donna, vestita con abiti civili, è stante e reca un ramo ricco di foglie nella mano sinistra e un ramo con una mela nella mano destra.
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Iconological description
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Secondo Raffaella Farioli Campanati (FARIOLI CAMPANATI 1995, I mosaici pavimentali della chiesa, p. 66), si tratta della leggenda di Eva e dell'albero della Vita, diffusa nel 12. secolo e nota da Isaia, 27 e da Daniele, 4, 7 ss. Si dice che Eva, nell'atto di cogliere la mela proibita, ne stacchi anche il ramo. Dopo la cacciata dal Paradiso, Eva si accorge di avere ancora con sé il ramo e lo pianta. Il ramo diventerà un albero bianco come la neve e fruttificherà. L'albero però diventerà rosso come il sangue, quando sotto di esso Caino ucciderà Abele.
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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chiesa
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Denomination
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S. Giovanni Evangelista
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Date
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426 - 427
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Monumental complex the catalogued object belongs to
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S. Giovanni Evangelista
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Address
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piazza Anita Garibaldi
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Specific location
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navata settentrionale
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Notes
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La chiesa, a tre navate, fu bombardata durante la Seconda guerra mondiale e ricostruita nelle attuale forme negli Anni Cinquanta del secolo scorso. Edificata per volere di Galla Placidia che sciolse un voto fatto a san Giovanni al quale aveva chiesto di essere risparmiata da una terribile tempesta che l'aveva colta alla sprovvista in mare durante il suo viaggio da Costantinopoli a Ravenna (424), ha restituito sessantuno frammenti musivi pavimentali di epoche comprese tra il 6. e il 13. secolo con temi pertinenti ad episodi della 4. Crociata, al bestiario medioevale e alla tradizione cortese. E' andato perduto il mosaico absidale con l'episodio del naufragio di Galla Placidia e la rappresentazione della famiglia imperiale. All'interno dell'edificio è presente anche una cappella con affreschi trecenteschi di scuola giottesca.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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1213
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ca.
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To
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1213
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Validity
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ca.
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bibliografia
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FARIOLI CAMPANATI, RAFFAELLA I mosaici pavimentali della Chiesa di S. Giovanni Evangelista in Ravenna
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p. 55
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Guglielmo
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Date
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1213
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Circumstance of the commission
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decorazione musiva della chiesa
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Notes
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L'abate Guglielmo, all'indomani della conquista di Costantinopoli, avvenuta nel 1204, volle, con la creazione di questi mosaici, mettere in risalto la correlazione tra il felice esito della 4. Crociata con la fondazione dell'impero latino di Costantinopoli, e l'elezione a Patriarca del veneziano-ravennate Tommaso Morosini, abate di S. Maria in Porto, monastero dipendente dall'abbazia benedettina di S. Giovanni Evangelista.
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SUPPORT
SUPPORT
Typology
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mobile
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Material
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pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)
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Notes
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Tale supporto fu applicato nel restauro del 1988 operato presso la Scuola per il Restauro del Mosaico (vedi scheda RS). Durante lo stesso ambito d'intervento l'intero manufatto fu dotato di una cornice d'ottone, che ricopre l'intero spessore del supporto.
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SUBGRADES
SUBGRADES
Reference to the part
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l'intero manufatto
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Notes
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Le indicazioni di seguito riportate fanno riferimento alla malta originale del mosaico visibile dagli interstizi delle tessere.
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LAYER
Color of the whole
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rosato
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Nature of the mixture
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a base di grassello
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Aggregate
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mattone macinato
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Size of the aggregate
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inferiore a 1 mm
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TESSERAE
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato come materiale prevalente nel fondo.
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TESSERAE (2)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marmo
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato in piccole quantità nel fondo.
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cristallino saccaroide
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grana fine
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TESSERAE (3)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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rosa e rosso
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Typology
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naturale
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Use method
|
E' impiegato in piccole quantità nel fondo.
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Producer
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Dall'aspetto della struttura di alcune tessere il materiale può essere identificato come la pietra di Verona la cui cava di provenienza è situata nei pressi di Verona.
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Notes
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E' rilavabile in diberse sfumature che vanno dal rosa al rosso. Viene comunemente denominata "Marmo di Verona".
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TESSERAE (4)
TESSERAE MATERIAL
Material
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cotto
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Color
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rosso
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Typology
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artificiale
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Use method
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E' impiegato in piccole quantità nel fondo.
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TESSERAE (5)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marna
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Color
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grigio-verde
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato in piccole quantità nel fondo e nei due quarti di cerchio di colore nero presenti in basso a destra e a sinistra della figura.
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cubica
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quadrangolare
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Nei due elementi neri rappresentati a destra e a sinistra della figura, questo materiale è inframezzato con il calcare nero non in maniera casuale, come solitamente avviene nella esecuzione di un fondo composto da un misto di materiali, ma è inserito all'interno della tessitura nera con oculata cadenza.
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TESSERAE (6)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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nero
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato esclusivamente per realizzare i due quarti di cerchio di colore nero presenti in basso a destra e a sinistra della figura di Eva.Due tessere di questo materiale sono state impiegate per rendere le due pupille degli occhi nel volto di Eva. In questo caso il profilo della faccia superiore delle tessere è circolare.
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venata
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micritico
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Le venature sono ben definite e di colore bianco.
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TESSERAE (7)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
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turchese
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Typology
|
artificiale
|
Use method
|
E' impiegato nella figura.
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|
omogenea
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|
nullo - opaco
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|
buono
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1997
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spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS)
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Analisi chimica quantitativa e qualitativa di un campione di tessera.
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La tessera è composta da un vetro silico-sodico-calcico con i seguenti valori percentuali dei vari componenti rilevati: SiO2 64,95; Al2O3 1,89; TiO2 0,32; Fe2O3 0,64; CaO 8,00; MgO 0,44; K2O 0,35; Na2O 17,51; MnO 0,06; PbO 0,19; CuO 2,89; SnO2 0,26 (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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Faenza, CNR IRTEC
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|
dott. Cesare Fiori
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La data riferita in IDTD fa riferimento alla data di pubblicazione dei dati della ricerca (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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TESSERAE (8)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
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bianco
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Typology
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artificiale
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Use method
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E' impiegato nella figura nella resa del viso e delle mani.
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omogenea
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|
nullo - opaco
|
|
buono
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1997
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spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS)
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|
Analisi chimica quantitativa e qualitativa di un campione di tessera.
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|
La tessera è composta da un vetro silico-sodico-calcico con i seguenti valori percentuali dei vari componenti rilevati: SiO2 64,39; Al2O3 1,81; TiO2 0,10; Fe2O3 0,54; CaO 6,63; MgO 2,20; K2O 0,39; Na2O 16,88; MnO 0,23; PbO 0,61; CuO 0,06; SnO2 0,13; Sb2O3 1,13 (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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Faenza, CNR IRTEC
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|
dott. Cesare Fiori
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La data riferita in IDTD fa riferimento alla data di pubblicazione dei dati della ricerca (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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TESSERAE (9)
TESSERAE MATERIAL
Material
|
pasta vitrea
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Color
|
verde
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Typology
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artificiale
|
Use method
|
E' impiegato nella figura.
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|
omogenea
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|
medio - semitrasparente
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|
scarso
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1997
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spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS)
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Analisi chimica quantitativa e qualitativa di un campione di tessera.
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|
La tessera è composta da un vetro silico-sodico-calcico con i seguenti valori percentuali dei vari componenti rilevati: SiO2 64,95; Al2O3 2,34; TiO2 0,29; Fe2O3 0,76; CaO 5,65; MgO 0,60; K2O 0,66; Na2O 16,66; MnO 0,26; PbO 1,83; CuO 1,71; SnO2 0,14 (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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|
Faenza, CNR IRTEC
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|
dott. Cesare Fiori
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La data riferita in IDTD fa riferimento alla data di pubblicazione dei dati della ricerca (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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TESSERAE (10)
TESSERAE MATERIAL
Material
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smalto
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Color
|
rosso
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Typology
|
artificiale
|
Use method
|
E' impiegato nella figura.
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|
omogenea
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|
nullo - opaco
|
|
buono
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1997
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spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS)
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Analisi chimica quantitativa e qualitativa di un campione di tessera.
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|
La tessera è composta da un vetro silico-sodico-calcico con i seguenti valori percentuali dei vari componenti rilevati: SiO2 54,33; Al2O3 2,34; TiO2 0,31; Fe2O3 2,56; CaO 8,52; MgO 1,76; K2O 1,40; Na2O 12,66; MnO 0,30; PbO 10,83; CuO 1,24; SnO2 0,27 (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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Faenza, CNR IRTEC
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|
dott. Cesare Fiori
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La data riferita in IDTD fa riferimento alla data di pubblicazione dei dati della ricerca (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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TESSERAE (11)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
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giallo tendente al verde
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Typology
|
artificiale
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Use method
|
E' impiegato nella figura.
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Notes
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Il colore di questo materiale ha varie sfumature tonali che vanno dal giallo chiaro al verde chiaro.
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omogenea
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nullo - opaco
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|
buono
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1997
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spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS)
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Analisi chimica quantitativa e qualitativa di un campione di tessera.
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La tessera è composta da un vetro silico-sodico-calcico con i seguenti valori percentuali dei vari componenti rilevati: SiO2 60,37; Al2O3 2,14; TiO2 0,18; Fe2O3 0,58; CaO 9,12; MgO 0,60; K2O 0,40; Na2O 14,58; MnO 0,20; PbO 6,65; CuO 0,47; SnO2 0,63 (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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Faenza, CNR IRTEC
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|
dott. Cesare Fiori
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La data riferita in IDTD fa riferimento alla data di pubblicazione dei dati della ricerca (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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TESSERAE (12)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
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blu
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Typology
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artificiale
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Use method
|
E' impiegato nella figura e per rendere le lettere dell'iscrizione.
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omogenea
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|
medio - semitrasparente
|
|
buono
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1997
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|
spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS)
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|
Analisi chimica quantitativa e qualitativa di un campione di tessera.
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|
La tessera è composta da un vetro silico-sodico-calcico con i seguenti valori percentuali dei vari componenti rilevati: SiO2 66,48; Al2O3 2,14; TiO2 0,21; Fe2O3 0,95; CaO 5,46; MgO 0,54; K2O 0,47; Na2O 17,59; MnO 0,33; PbO 0,47; CuO 0,14; SnO2 0,12 (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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Faenza, CNR IRTEC
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|
dott. Cesare Fiori
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La data riferita in IDTD fa riferimento alla data di pubblicazione dei dati della ricerca (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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TESSERAE (13)
TESSERAE MATERIAL
Material
|
pasta vitrea
|
Color
|
blu scuro
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Typology
|
artificiale
|
Use method
|
E' impiegato nella figura.
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|
omogenea
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|
medio - semitrasparente
|
|
buono
|
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1997
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spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS)
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|
Analisi chimica quantitativa e qualitativa di un campione di tessera.
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|
La tessera è composta da un vetro silico-sodico-calcico con i seguenti valori percentuali dei vari componenti rilevati: SiO2 65,33; Al2O3 2,09; TiO2 0,18; Fe2O3 0,92; CaO 6,52; MgO 0,45; K2O 0,39; Na2O 17,52; MnO 0,64; PbO 0,40; CuO 0,14; SnO2 0,12; CoO 0,02 (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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Faenza, CNR IRTEC
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dott. Cesare Fiori
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La data riferita in IDTD fa riferimento alla data di pubblicazione dei dati della ricerca (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune).
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TESSERAE (14)
TESSERAE MATERIAL
Material
|
pasta vitrea
|
Color
|
viola chiaro
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Typology
|
artificiale
|
Use method
|
E' impiegato nella figura.
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|
omogenea
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|
medio - semitrasparente
|
|
scarso
|
TECNIQUE
TECNIQUE
Reference to the part
|
intero manufatto
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Denomination
|
opera musiva tessellata
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Method
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diretto
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SURFACE
SURFACE
Reference to the part
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figura
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Layer
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0 mm
|
Density for dmq
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101 tessere ca.
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Texture
|
da 4 mm a 9 mm per lato
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Interstice
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da 2 mm a 6 mm
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SURFACE (2)
SURFACE
Reference to the part
|
fondo
|
Layer
|
0 mm
|
Density for dmq
|
56 tessere ca.
|
Texture
|
da 6 mm a 13 mm per lato
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Interstice
|
da 1 mm a 5 mm
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
|
cm
|
Height
|
100
|
Width
|
101
|
Validity
|
ca.
|
PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
|
1763
|
Description
|
Nel 1763, l'abate Guaccimanni commissiona lavori di scavo in corrispondenza della navata centrale della basilica di S. Giovanni Evangelista. L'archeologo Antonio Zirardini ci rende testimonianza dei ritrovamenti avvenuti. Si tratta di un pavimento a mosaico collocato a circa m 1,75 al di sotto del piano di calpestio, ma successivo alla pavimentazione originaria d'epoca placidiana. Nei mosaici ritrovati compare, infatti, un'iscrizione che riporta la data del 1213 e riferisce l'opera alla volontà dell'abate Guglielmo (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 84, 85).
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RESTORATION
Date
|
1763
|
Description
|
In seguito al ritrovamento dei pavimenti musivi nella navata centrale della chiesa di San Giovanni Evangelista, l'abate Guaccimanni si interessa al recupero di alcuni frammenti. Questi vengono distaccati con la porzione di massetto originario e successivamente murati alle pareti della Cappella di san Bartolomeo (attuale pastoforio nord). Una ricevuta di spesa conferma il lavoro in questione, due baiocchi e cinquantadue scudi spesi per 1800 libbre di gesso occorso per il lavoro di muratura (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 85; BELTRAMI 1783, Il Forestiere instruito delle cose; SPRETI 1804, Compendio istorico dell'arte, pp. 112, 113).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)
RESTORATION
Date
|
1920 - 1925
|
Description
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In occasione del centenario dantesco del 1920 si intraprendono lavori di ripristino e restauro della chiesa di S. Giovanni Evangelista. Al fine di restituire alle pareti della cappella di san Bartolomeo una condizione filologicamente rispettosa del suo aspetto originario si dispone il distacco dei frammenti musivi pavimentali medioevali, murati nel 1763. Ciascun lacerto viene dotato di una cornice di legno e rinforzato ai bordi mediante l'utilizzo di malte idrauliche aventi la funzione di riempimento delle lacune e di raccordo delle parti originali con il telaio. Nel 1925 si provvede, infine, ad assicurarli mediante grappe alle pareti della navata minore settentrionale (MURATORI 1926, I funerali di Renardo nella chiesa, p. 48; CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (3)
PRESERVATION STATUS
Date
|
1988
|
Description
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Nel 1988, presso la Scuola del Restauro del Mosaico, vengono restaurati cinque frammenti provenienti dai pavimenti musivi della basilica di S. Giovanni Evangelista. Giunti ai laboratori i frammenti si presentano ancorati ad un supporto di cemento e racchiusi in una cornice di legno. Vengono compiute analisi fisico-chimiche sugli ultimi strati del supporto risultati in buona parte conservati. Diverso il caso del manto musivo: le paste vitree, utilizzate in abbondanza per gli elementi decorativi, si presentano mal conservate e in alcuni casi completamente compromesse. Analisi chimiche di campioni di tessere tramite spettrofotogrammetria ad assorbimento atomico, mettono in evidenza la presenza di inquinamento chimico prodotto da SO3 con formazione di sali sulla superficie che hanno nel tempo sgretolato il vetro, a causa dei cicli annuali di discioglimento e cristallizzazione. Particolare degrado mostrano le tessere di smalto stuccate con cemento, in quanto si presentano distaccate dalla malta originaria. Le analisi effettuate accertano, invece, una migliore conservazione dei materiali litoidi, sebbene in alcuni punti le tessere siano ricoperte da spessi strati di sporcizia. La superficie musiva nel complesso risulta percorsa in diversi punti da fratture anche passanti, che interessano sia il legante interstiziale sia le tessere (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali; FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 115).
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RESTORATION
Date
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1988
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
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Description
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I cinque frammenti raffiguranti Assalto alle mura di Zara, Unicorno, Eva, Albero sul globo e Fiore e decorazione geometrica a spina di pesce sono oggetto di un intervento di restauro condotto in occasione della mostra ravennate Tesori Nascosti del 1991. Le operazioni prevedono il consolidamento della superficie musiva previo smantellamento del supporto cementizio presente, la pulitura e l'integrazione delle lacune eseguita adottando, tra le altre, la tecnica della malta incisa a finto mosaico. Le operazioni sono precedute dall'esecuzione di calchi e di una approfondita documentazione fotografica. Il lacerto musivo viene inglobato in una cornice di legno, le fessure dei bordi vengono chiuse con argilla e si isola la superficie musiva mediate soda saponata, per evitare l'assorbimento da parte delle tessere della resina acrilica utilizzata per il calco e per garantirne un miglior distacco (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali; FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 115).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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consolidamento
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Description
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Le operazioni di consolidamento si svolgono in seguito ad un preconsolidamento delle tessere decoese, che si presentavano fratturate, mediante l'incollaggio di successivi strati di tela sulla superficie musiva. In seguito si procede all'eliminazione della malta cementizia con l'aiuto di strumentazioni appropriate, fino ad arrivare all'uso del flessibile nei casi più tenaci, come nel pannello raffigurante Fiore e decorazione geometrica. Gli ultimi strati di cemento a contatto delle tessere vengono asportati utilizzando microincisori di precisione. Si procede in seguito all'ancoraggio del manto musivo su un supporto mobile di aerolam, precedentemente preparato con uno strato di graniglia fine incollata con resina epossidica. Come malta di allettamento si utilizza un composto di polvere di marmo, sabbia silice fine e resina acrilica in emulsione (FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 115). Vengono utilizzate grappe di acciaio per fissare le fratture poi consolidate con resine epossidiche. Le paste vitree fratturate vengono invece consolidate con la resina acrilica Paraloid B72 diluita con acetone al 10%. Nel caso del pannello raffigurante Fiore e decorazione geometrica l'impasto originale tolto è stato macinato e miscelato con primal riutilizzandolo come malta di sottofondo (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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pulitura
|
Description
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La pulitura delle superfici musive si esegue con l'impiego di AB 57 privato di bicarbonato di sodio unitamente a polpa di carta (FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 116). La pulitura delle tessere di marmo del pannello raffigurante l'Unicorno si realizza, invece, con impacchi di polpa di carta imbevuta di acqua deionizzata ricoperta con carta stagnola per isolare il pannello. Gli impacchi vengono tenuti a contatto della superficie musiva per un tempo di 24 ore (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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Per quanto riguarda le integrazione della lacune si procede adottando differenti tipologie di intervento. Nei casi in cui è possibile si ricorre all'uso di tessere originali di recupero. Le lacune più ampie vengono invece trattate mediante l'utilizzo di malte neutre. Si realizza, inoltre, una ricostruzione di parti mancanti adottando la tecnica della malta incisa. La trama musiva e pigmentata viene così ripristinata con colorazioni all'acquerello. La protezione finale dela superficie musiva si ottiene mediante la nebulizzazione di una resina acrilica in soluzione di opportuni solventi (FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 116).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (4)
PRESERVATION STATUS
Date
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1997
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Description
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Nel 1997 si realizza un'accurata campagna di analisi dei materiali in riferimento al frammento musivo raffigurante Eva. Le analisi sono curate dalla Scuola per il Restauro del Mosaico della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Ravenna e condotte da Enrico Cartolano, Cesare Fiori e Nazzareno Gabrielli. Le analisi consistono primariamente in una spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS) e nella microanalisi abbinata ad analisi al microscopio elettronico a scansione di sezioni trasversali di tessere. Molte tessere del frammento sono caratterizzate da fenomeni di deterioramento, alcune appaiono totalmente disgregate e opacizzate, altre sono caratterizzate da patine biancastre in superficie, ma sono compatte al loro interno. Effettuata una campionatura di tessere vetrose, vengono presi in considerazione campioni caratterizzati da particolari manifestazioni di degrado. Un campione verde chiaro, fratturato e bolloso con incrostazioni di alterazione superficiale relativamente spessa, caratterizzata da puntinature rosse dovute all'ossidazione del ferro. Un campione azzurro, anch'esso molto fratturato e bolloso, con fratture "rimarginate" con calcite bianca di precipitazione da soluzioni provenienti dalla malta.Le analisi condotte mettono in evidenza il fenomeno connesso con l'alterazione superficiale delle tessere, che risulta essere la dissoluzione parziale del vetro, con l'allontanamento dalla superficie della tessera di sodio e cloro e conseguente arricchimento di alluminio, potassio, ferro e piombo.Inoltre l'interazione del sodio della tessera con lo zolfo degli agenti inquinanti esterni genera una patina bianca formata da solfato di sodio.La tessera di colore azzurro presenta un problema legato ad un processo di dissoluzione e riprecipitazione della calcite, che in questo modo dalla malta originale raggiunge i pori aperti della tessera. La soluzione di calcio, evaporando all'interno della tessera, deposita carbonato di calcio. Questo, cristallizzando, genera tensioni in grado di disgregare completamente la tessera (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune, pp. 129, 132, 133).
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RESTORATION
Date
|
1997
|
Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
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Description
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In relazione alle analisi condotte su alcune tessere del frammento raffigurante Eva dei mosaici pavimentali della chiesa di S. Giovanni Evangelista, vengono effettuate diverse prove di consolidamento di alcune tessere particolarmente degradate. Il consolidamento è condotto mediante l'utilizzo di resine acriliche bicomponenti e miscele silano-polisilossano con l'obiettivo di rispettare il colore e la trasparenza del vetro, nonché garantire una saldatura della massa completamente fratturata della tessera, utilizzando prodotti in grado di essere solubili in solventi organici. Le tessere così trattate vengono analizzate, dopo averne ricavato sezioni sottili, in modo da poter studiare il comportamento dei due consolidanti. Si mette in evidenza che entrambi i prodotti sono idonei per quanto riguarda la capacità di penetrazione nelle tessere e consolidamento. Sebbene, la miscela silano-polisilossano si caratterizzi per un fenomeno di inscurimento del colore più accentuato rispetto alla resina acrilica bicomponente. D'altro canto quest'ultima si mostra maggiormente soggetta a fenomeni di ritiro causati dall'evaporazione del solvente (CARTOLANO 1997, Identificazione, degrado di alcune, pp. 133, 134).
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INSCRIPTIONS
INSCRIPTION
Class
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descrittiva
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Language
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latino
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Tecnique of writing
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mosaico
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Character type
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lettere capitali
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Position
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a destra di Eva
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Transcription
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a i o n
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Ente ecclesiastico
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Specific indication
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Archidiocesi di Ravenna - Cervia
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Address
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Piazza Arcivescovado 1, 48100 Ravenna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES
Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Eva
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Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Eva, part.
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Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Eva, part.
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Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Eva, part.
IMAGES
Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Eva, part.
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Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Eva, part.
BIBLIOGRAPHY
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Notes
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