Pavimento musivo della Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, Danza dei Geni delle stagioni, suonatore

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, Danza dei Geni delle stagioni, suonatore

M

C

IT

313

R

CIDM

0

313

OBJECT

OBJECT

Definition

pavimento musivo

Identification

frammento

Name/Dedication

pavimento musivo della Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Domus dei Tappeti di Pietra, Ravenna - Danza dei Geni delle stagioni - Decorazione geometrica con cornice a treccia

43 C 94 21

Iconographic description

Il motivo decorativo presenta, entro una cornice a treccia a torsione, un cassettonato geometrico con elementi quadrati e romboidali inseriti in rettangoli. Il mosaico è policromo. La zona centrale è decorata con l'emblema della cosiddetta danzadei Geni delle Stagioni. La scena mostra i Geni delle Stagioni che danzano in cerchio al suono di una siringa tenuta da un suonatore in secondo piano. Ogni Genio presenta un abbigliamentodiverso: l'Autunno, in primo piano di profilo, indossa una tunica bianca ornata di ricami e recasulla testa una corona da banchetto e nei piedi un paio di sandali; la Primavera, a sinistra, indossa una semplice tunica rosata,porta una corona di foglie rosa, rosse e calza sandali; a destra la figura dell'estate, purtroppo mutila della parte superiore, si intravede la tunica e parte della corona di spighe che ha in testa; l'inverno è completamenteavvolto in un mantello con cappuccio verbe-azzurro, ed è incoronato di canne, porta delle babbucce. Il suonatore, indossa una tunica bianca ricamata, lo strumento che suona sembra un organo a fiato.

Iconological description

Secondo Maria Grazia Maioli siamo di fronte alla danza dei Geni delle Stagioni (MAIOLI 1997, Mosaico con raffigurazione di danza, p. 119). Secondo Anselmo Calvetti l'estate sarebbe non la figura mutila ma il primo personaggio di tre quarti con tunica bianca ricamata, in questo modosi salvaguarderebbe l'avvincendarsi naturale delle stagioni. Secondo Calvetti inoltre si tratterebbe della danza che i romani svolgevano ogni anno in primavera e che aveva lo scopo di cacciare l'inverno, simboleggiato da un vecchio vestito di pelli, per permettere la rinascita dell'anno nuovo (CALVETTI 1996, La danza delle stagioni in un mosaico, pp. 431-445). Gabriele Canuti vede in questa danza un recupero delle feste primaverili dedicate a Dioniso, dove a ballare erano appunto dei fanciulli con maschere (CANUTI 1995 - 1996, L'ultima eco di Dioniso, pp. 71-110).

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

museo

Denomination

Domus dei Tappeti di Pietra

Address

via Massimo D'Azeglio, 47

Notes

La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna ha ritenuto opportuno,dopo il restauro, ricollocare in sede di ritrovamento i pavimenti musivi d'età bizantina creando in questo modo un'area museale.La Domus si stendeva entro la cinta muraria tardoimperiale, era localizzata all'internodi un quartiere con strade ad assi ortogonali, delimitato a nord dal corso del Flumisello e vicino alla confluenza con in fiume Padenna. Stratigraficamente siindividua una domus del 1. sec. con fauces, vestibolo, atrio; una domus, di età adrianea (2 sec.) con vestibolo e grande atrio, ambienti d'uso pavimentati con mosaici bianco-neri; un impianto termale con pavimenti in sectile del 3. sec.; un edificiodel 4. sec. con pavimenti a mosaico; un palazzetto di epoca teodericiana e bizantina, con ambienti databili nel corso del 6. sec. Per la realizzazione di questo palazzosi utilizza una strada pubblica che diviene accesso monumentale all'edificio privato.

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

no

luogo di esposizione

Italia

Emilia-Romagna

RA

Ravenna

Ravenna

Ravenna - Cervia

museo

nazionale

Museo Nazionale

via Fiandrini

1995 ca. | 1995

1996 ca. | 1996

METHOD OF FINDING

Type of finding

scavo

INFORMATIONS ON FINDING

Denomination of archaeological site

Domus dei Tappeti di Pietra

Management of the work

SAR BO

Those who did the work

Maioli, Maria Grazia

Date

1993

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

6.

Fraction of century

prima metà

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

500

ca.

To

550

Validity

ca.

bibliografia

Domus dei Tappeti di Pietra

pp. 24-25

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze ravennati dei pavimenti musivi

Personal data/chronology

6. sec.

Grounds of basing the dates

bibliografia

Abbreviation: short citation

Domus dei Tappeti di Pietra

Specific

p. 55

SUPPORT

SUPPORT

Typology

mobile

Material

pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)

Depth

25 mm

Notes

Lo spessore indicato è riferito esclusivamente all'altezza del pannello di supporto.

SUBGRADES

SUBGRADES

Reference to the part

L'intero pavimento

Notes

Il mosaico fu asportato dal sito originale nel 1994 e ricollocato su dei supportin mobili (aerolam). L'intervento comportò l'eliminazione di parte degli strati di malta di preparazione (statumen, rudus e parte del nucleus), l'attuale stratigrafia del mosaico è dunque costituita da parte dello strato di allettamento originale e da uno strato di malta a base di adesivi acrilici che fu impiegata per far aderire le sezioni musive ai pannelli di Aerolam (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, pp. 93-96).

TESSERAE

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

bianco

Typology

naturale

Use method

E' principalmente impiegato come colore del fondo dell'intera raffigurazione.

Notes

La caratterizzazione e il riconoscimento macroscopico dei materiali è scaturito dall'osservazione diretta del mosaico svolta dall'autore delle schede. L'indagine è riferita esclusivamente alla raffigarazione con la scena della danza delle stagioni.

micritico

cubica

quadrangolare

TESSERAE (2)

TESSERAE MATERIAL

Material

pasta vitrea

Color

verde

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato principalmente nella veste della figura dell'inverno e nella corona in capo alla figura della primavera.

omogenea

nullo - opaco

buono

TESSERAE (3)

TESSERAE MATERIAL

Material

pasta vitrea

Color

azzurro

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato principalmente nella veste della figura dell'inverno e nella corona in capo alla figura della primavera.

omogenea

nullo - opaco

buono

TESSERAE (4)

TESSERAE MATERIAL

Material

vetro a foglia metallica oro

Color

oro con vetro di supporto .......

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato esclusivamente nella resa delle canne dell'organo a fiato suonato dalla figura in secondo piano.

cubica

quadrangolare

Queste tessere hanno una misura ridotta rispetto alle altre, inoltre hanno una forma tendenzialmente rettangolare e i filari sono costruiti ponendo la tessere con il lato lungo che segue l'andamento, al fine di sottolinere la foma allungata della canna dello strumento.

TESSERAE (5)

TESSERAE MATERIAL

Material

pasta vitrea

Color

blu

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato in piccole quantità nelle corone delle figure delle stagioni e in altri piccoli particolari.

omogenea

nullo - opaco

buono

cubica

quadrangolare

TESSERAE (6)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

nero

Typology

naturale

Use method

E' impiegato in piccole quantità: è la banda a una fila di tessere che riquadra la raffigurazione. E' adoperato per definire alcuni particolari delle figure: i sandali, le pieghe del panneggio della veste dell'inverno, i ricami della figura dell'autunno e del suonatore, ecc.

venata

micritico

Le venature son ben definite, molto sottili e di colore bianco.

cubica

quadrangolare

TESSERAE (7)

TESSERAE MATERIAL

Material

marmo

Color

grigio chiaro tendente al celeste

Typology

naturale

Use method

E' utilizzato come tonalità intermedia nella resa del panneggio della tunica delle figure dell'autunno e del suonatore e nella corona da banchetto posta al centro.

venata

cristallino saccaroide

grana fine

Le venature non sono ben definite e sono di colore tendenzialmente più scuro rispetto al colore d'insieme della tessera.

cubica

quadrangolare

TESSERAE (8)

TESSERAE MATERIAL

Material

marmo

Color

bianco

Typology

naturale

Use method

E' impiegato in piccole quantità nella tunica della figura dell'autunno e del suonatore.

cristallino saccaroide

grana fine

cubica

quadrangolare

TESSERAE (9)

TESSERAE MATERIAL

Material

cotto

Color

rosso

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato principalmente come tonalità intermedia nella veste dell'Estate.

cubica

quadrangolare

TESSERAE (10)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

rosa e rosso

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato negli incarnati e nella veste dell'Estate.

Producer

Le cave sono situate nei pressi di Verona.

Notes

Viene comunemente denominato "Marmo di Verona".

micritico

Struttura nodulare

cubica

quadrangolare

TESSERAE (11)

TESSERAE MATERIAL

Material

marna

Color

verde tendente al giallo e al rosso

Typology

naturale

Use method

E' impiegato principalmente nel prato.

Notes

E' un materiale proveniente dalla lavorazione di ciottoli di fiume, che trova un largo impiego locale in molte delle pavimentazioni musive dello stessa epoca.

micritico

TECNIQUE

TECNIQUE

Reference to the part

l'intero mosaico

Denomination

opus tessellatum

Method

diretto

PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1993 - 2003

Description

In via d'Azeglio a Ravenna durante i lavori edili finalizzati alla costruzione di un garage sotterraneo viene riportata alla luce una stratigrafia insediativa imponente, con sovrapposizioni di edifici dell'epoca moderna fino al 3-2 sec. a. C. Il totale delle pavimentazioni rinvenute, in mosaico e in sectile, supera i 1200 metri quadri. I mosaici sono ben conservati, sebbene presentino alcune lacune, più o meno estese nelle parti figurative (MAIOLI 1995, I mosaici del complesso di via, p. 335). I problemi principali per la loro conservazione si avranno dopo lo sterro, quando cioè i mosaici pavimentali subiranno inevitabilmente traumi determinati dall'azione negativa del passaggio al nuovo ambiente, in virtù delle variazioni termoigrometriche dovute alla nuova realtà. Ecco perché durante tutto il corso delle operazioni di scavo, durate oltre un anno dopo l'iniziale scoperta della superficie musiva, i pavimenti vengono interessati da problematiche dovute all'acqua di risalita, sia a causa di improvvise piogge, sia a causa di mal funzionamento delle pompe aspiranti. La presenza di acqua favorisce la formazione di alghe la cui clorofilla, penetrando nei pori, ne altera i colori. Inoltre le escursioni termiche giorno-notte sole-ombra e l'eccessivo irraggiamento solare ha sottoposto i materiali musivi a stress, determinano contrazioni e dilatazioni che hanno dato luogo a fessurazioni soprattutto a carico dei leganti di sottofondo (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 93).

RESTORATION

Date

2001 - 2003

Responsible institution

Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna

Management of the work

Maria Grazia Maioli

Those who did the work

Cooperativa Mosaicisti

Description

Per circa un decennio, subito dopo il ritrovamento e fino al loro trasporto nella nuova sede espositiva, sui mosaici di via D'Azeglio vengono realizzati importanti lavori di restauro. Dopo le operazioni di manutenzione condotte per tutto il periodo degli scavi, i mosaici vengono rimossi, puliti, trattati nelle lacune per poi essere ricollocati nella nuova sede e musealizzate. La Domus dei Tappeti di Pietra è stata aperta al pubblico nel 2003.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Le operazioni di consolidamento dei mosaici vengono già avviate durante gli scavi. Le parti pericolanti, i bordi perimetrali e le zone adiacenti a grandi lacune sono puntellate. Successivamente i bordi perimetrali, le lacune, nonché le fessurazioni vengono stuccate onde evitare che le operazioni successive e il continuo e normale calpestio provochino ulteriori danni. Per queste operazioni sono stati impiegati leganti idraulici caricati con notevoli quantità di inerte, al fine di ottenere una malta a bassa resistenza e meccanicamente reversibile. Alcuni mosaici che presentano malte di sottofondo particolarmente disgregate e i frammenti provenienti dal crollo del primo piano, sono stati assicurati con bendaggi di tela tarlatana. Date le precarie condizioni di conservazione di alcuni materiali quali arenarie, brecce e smalti, si è inoltre provveduto ad un preconsolidamento con resine acriliche e silicato di etile (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94).A conclusione delle operazioni di consolidamento in situ, è stata condotta la rimozione dei mosaici, poi ricollocati nell'attuale sede museale. Le superfici sono state partite in sezioni, avendo cura di riportare su tavole tematiche in scala le linee di divisione e la relativa numerazione. L'individuazione delle sezioni è avvenuta caso per caso, tenendo conto in primo luogo delle lesioni già presenti, dei materiali e del loro stato di conservazione, delle linee compositive del disegno, degli spessori dei sottofondi e della loro resistenza meccanica. Le tele, predisposte secondo forma delle sezioni, sono di natura diversa sia per trama che per fibre: tarlatana, teletta, tela juta. Il loro utilizzo viene deciso criticamente secondo le esigenze del caso. L'incollaggio viene eseguito con adesivo vinilico in condizioni climatiche anche di forte umidità e basse temperature, a causa del protrarsi del cantiere per più di un anno. L'essiccazione in alcuni periodi è stata favorita dall'impiego di strumenti che producono aria calda (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95). I distacchi vengono condotti per il 90% a massetto - mediante l'ausilio di lame metalliche che hanno il compito di facilitare l'operazione - effettuando la rimozione dell'intero corpo, costituito dalle tessere e dalle malte di sottofondo. Successivamente si è reso necessario eliminare una parte delle stesse malte di sottofondo dati gli elevati spessori (30-40 cm) e il peso notevole: è stata tuttavia conservata la malta originale sul retro delle tessere per non creare in seguito problemi di stabilità o variazioni nelle dimensioni e nel colore degli interstizi. Si sono poi ricomposte le sezioni su di un nuovo supporto, leggero e indeformabile, costituito da un nido d'ape di alluminio tra due fogli di resina epossidica di 25 mm di spessore texturizzata con denti di presa - le singole sezioni sono state assemblate sui pannelli predisposti impiegando malte a base di adesivi acrilici - e, dopo aver rimosso le tele e la colla con il vapore, i mosaici sono stati riposizionati all'interno del museo collocandoli su pavimenti cosiddetti "galleggianti", non aderenti quindi al suolo per evitare eventuali problemi di umidità e per consentire, se necessario, l'ispezione futura della struttura di contenimento (DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA 2003, p. 58).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Durante gli scavi in situ è stata effettuata una prima pulitura a secco con spazzole di saggina per rimuovere tutti i depositi incoerenti. In seguito alle operazioni di consolidamento i mosaici sono stati puliti con acqua di rete, spazzole di saggina, spugne. Successivamente sono stati accuratamente puliti con metodi meccanici e fisici al fine di ottenere condizioni ottimali per l'adesione delle tele alla superficie, in vista del distacco. Le sezioni staccate sono state pulite sul retro prima di ricollocarle sui pannelli in resina. In ultimo, a seguito della rimozione delle tele utilizzate per il distacco della superficie musiva, è stata effettuata la pulitura fisica-chimica e meccanica (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Dopo aver assemblato le sezioni eseguendo le uniture di rito, si è proceduto integrando le lacune, differenziandole sia per materiali che per scelta cromatica. In linea di massima si è optato per l'integrazione a malta incisa ad effetto mosaico dipinta in sottotono ad acquarello. Le grandi lacune sono state risarcite con malta di raccordo e trattate con cera microcristallina (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 95).

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Stato

Specific indication

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna

Address

via Belle Arti, 52

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

IMAGES

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10

IMAGES

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, Danza dei Geni delle stagioni, part.

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, Danza dei Geni delle stagioni, part.

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, Danza dei Geni delle stagioni, suonatore

IMAGES

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, decorazione a cassettonato geometrico

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, decorazione a cassettonato geometrico

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, decorazione a cassettonato geometrico, part.

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, decorazione a cassettonato geometrico, part.

IMAGES

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 10, decorazione a cassettonato geometrico, part.

BIBLIOGRAPHY

Domus dei Tappeti di Pietra

BIBLIOGRAPHY

La forma del colore : mosaici dall'antichità al 20. secolo

pp. 168-169

BIBLIOGRAPHY

MARINI CALVANI, MIRELLA I mosaici di via D'Azeglio in Ravenna

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Il complesso archeologico di via D'Azeglio a Ravenna: gli edifici di epoca tardo imperiale e bizantina: relazione preliminare

BIBLIOGRAPHY

CANUTI, GABRIELE L'ultima eco di Dioniso a Ravenna : Considerazioni sul mosaico con la danza delle stagioni

p. 71-110

BIBLIOGRAPHY

CALVETTI, ANSELMO La danza delle stagioni in un mosaico ravennate e la rappresentazione dei mesi nelle tradizioni popolari

p. 431-445

Notes

Progetto PARSJAD