RICCI, CORRADO Il "Giordano" del Battistero degli Ariani

ARCHIVIO BIBLIOGRAFICO

FONTE BIBLIOGRAFICA

Sigla: citazione breve

RICCI, CORRADO Il "Giordano" del Battistero degli Ariani

Descrizione

RICCI, CORRADO Il "Giordano" del Battistero degli Ariani / Corrado Ricci In: Felix Ravenna : bollettino storico romagnolo edito da un gruppo di studiosi, 1929, n.33. - P. 1-6.

Abstract

Nel breve articolo Corrado Ricci cerca di capire le ragioni che hanno indotto molti studiosi a dibattersi sul problema delle chele di gambero poste sulla testa della personificazione del fiume Giordano nel Battistero degli Ariani a Ravenna (493 - 526). Si parte dal confronto con le altre due rappresentazioni del fiume nel Battistero della Cattedrale e nella cattedra di Massimiano, opera di artisti alessandrini. La più singolare rappresentazione è proprio quella del battistero di Teoderico dove il fiume, a figura intera, ha le gambe avvolte dal paludamento, mentre il resto del corpo è nudo, quasi a volerlo assimilare ad un Giove Olimpico. Girolamo Fabri interpretò le chele poste sul capo del Giordano come due raggi ardenti e scambiò la figura per quella di Mosè. Fu Giovanni Ciampini a capire che si trattava delle chele di un gambero, riconobbe la personificazione del fiume Giordano, nelle cui acque era stato battezzato Cristo. Ricci propone numerosi confronti con le creature mitologiche dell'antichità che presentavano lo stesso tipo di rappresentazione: Anfitrite, Teti, Oceano e i Tritoni.

BID

RAV0099528