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Identification

Basilica di Sant'Apollinare in Classe, Classe - Consegna dei privilegi

44 B 12 23

Iconographic description

Su sfondo color indaco, si stagliano nove personaggi vestiti con la clamide: di questi, solo quattro (il secondo, il terzo, il quarto e il quinto a partire da sinistra) presentano il capo nimbato. Al centro della scena, un personaggio riccamente abbigliato, riconosciuto dall'iscrizione come l'imperatore bizantino Costantino 4. Pogonato, protende verso i personaggi situati a destra un rotolo sul quale è riportata un’iscrizione. Alla sua destra, compaiono due ecclesiastici: il primo ha il capo nimbato e il volto barbato e indossa una tunica laticlavata, la casula ed il pallio; il secondo, altrettanto barbato, porta tunica, penula e pallio. Seguono altri tre ecclesiastici senza aureola: un personaggio barbato in veste bruna e due figure maschili che indossano una dalmatica bianca laticlavata e tengono in mano, rispettivamente, un turibolo ed un contenitore per l’incenso. A sinistra di Costantino 4. Pogonato compaiono tre personaggi stanti: il primo a partire da sinistra è di giovane età, ha il capo circondato da un’aureola quadrata che si posa su sui capelli biondi e ricciuti, indossa una corta veste e regge in mano il modellino di un ciborio; seguono due uomini abbigliati con le medesime vesti ed il capo nimbato.La scena è inquadrata da alcuni motivi architettonici: due piastrini rettangolari adorni di pietre preziose, visti di scorcio e sormontati da un capitello, indicano l’entrata di un’abside; i capitelli sorreggono un architrave costituita da un quadrato e da un triangolo sul cui fondo rosso spicca il bianco di un fiore quadripetalo. Due colombe che affiancano una conchiglia costituiscono la decorazione del timpano dell’abside, sormontato da una fascia di motivi geometrici delimitata in basso da quattro bande (nero, verde, oro e rosso) e in alto da smerli ornati di gocce: nella zona centrale della fascia, a partire dall’alto, compare un meandro bianco che scandisce campi quadrati neri, azzurri e verdi, decorati da fiorellini bianche stilizzati; segue una striscia policroma a zig zag. L’incorniciatura così articolata indica l’alta dignità dei personaggi, resa ancor più evidente dalla presenza di due aquile con le ali aperte, posate sulle colonnine collocate tra l’architrave ed il timpano. Due tende vermiglie sembrano fare da sipario ai nove personaggi (PELÀ 1970, La decorazione musiva della basilica, pp. 34-36).

Iconological description

La scena è stata riconosciuta da quasi tutti gli studiosi, fra cui Maria Cristina Pelà e Giovanni Montanari (PELA’ 1970, Le decorazione musiva di Sant’Apollinare, pp. 160-168; MONTANARI 2000, Mosaico, culto, cultura, p. 99) come la consegna, intorno al 675, di una serie di immunità fiscali da parte di Costantino 4. Pogonato alla chiesa di Ravenna, nella persona del diacono Reparato, messo dell'arcivescovo Mauro. Quest’ultimo, secondo Santo Mazzarino, sarebbe identificabile tramite l'epigrafe musiva (MAZZARINO 1965, Da Lollianus et Arbetio al mosaico, p. 56). Sempre Mazzarino sostiene che il mosaico sia stato voluto dallo stesso Reparato per festeggiare il suo ruolo di messo dell'arcivescovo Mauro. Eugenio Duprè Theseider reputa invece che il riquadro di Costantino 4. Pogonato sia il ricordo dell'autocefalia della chiesa di Ravenna, avvenuto in seguito all'accrescimento dei propositi autonomistici locali e alla crisi di potenza di Bisanzio nel 7. secolo, nonchè alla politica di ellenizzazione della dinastia degli Eraclidi e alla personalità dell'arcivescovo Mauro. Dopo il 649, infatti, viene inviato a Roma a proporre l'autocefalia il vicedominus Reparato; in seguito, nel 666, viene approvato il decreto dell'autocefalia che probabilmente troverebbe un riscontro proprio nel riquadro della chiesa di S. Apollinare in Classe (DUPRE' THESEIDER 1957, La questione dell'autocefalia, p. 66). Per quanto riguarda i personaggi a sinistra di Costantino 4. Pogonato, gli studiosi riconoscono i fratelli dello stesso Costantino, Eraclio e Tiberio, che l’imperatore assunse come colleghi nell’impero; il personaggio collocato all’estrema sinistra viene identificato come Giustiniano 2. che all’età di sedici anni successe a Costantino 4. Pogonato (RICCI, Monumenti B, p. 34).