PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1117

Description

Nel 1117, un terremoto di rilevante entità causa danni nella cattedrale, tra cui il crollo della conca absidale e delle prime arcate della navata. Vengono inoltre danneggiate alcune iscrizioni dell'arco trionfale. Danni si rilevano in corrispondenza della decorazione musiva della parete ovest. Al contrario, rimane pressoché intatto il registro con la teoria degli apostoli dell'emiciclo absidale (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, pp. 105, 106).

RESTORATION

Date

1117 - 1200

Description

In conseguenza dei danni provocati dal terremoto del 1117, si provvede a risarcire i crolli di tessuto musivo avvenuti in corrispondenza della conca absidale, dell'arco trionfale e della parete ovest. Per quanto riguarda l'abside centrale si provvede inoltre alla ricostruzione della muratura dell'emiciclo superiore (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 105).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Sono frutto di rifacimento la grande conca con la Vergine Hodighitria in piedi, l'Angelo annunciante e la Vergine Annunciata, il Cristo Emmanuele entro clipeo retto da Angeli e le teste di quattro apostoli, Paolo, Matteo, Andrea, Jacopo, della metà destra del registro. Una approfondita indagine del tessuto musivo evidenza come aree soggette a restauro la grande epigrafe che si snoda attorno all'arco, quelle accanto alla Vergine dell'annunciazione dell'arco trionfale e le didascalie di Paolo, Matteo, Andrea e Jacopo. Le reintegrazioni di queste iscrizioni vengono eseguite utilizzando materiali di minore qualità rispetto a quello utilizzato per le stesure della fase originaria. Complessivamente le integrazioni sono eseguite in maniera molto accurata preservando dove possibile le parti ben conservate dell'originale. L'intervento integrativo si caratterizza per l'abbandono del tradizionale utilizzo di tessere di colore verde-bottiglia nell'esecuzione dei contorni delle figure e per le basi delle tessere a lamina metallica d'oro.Le tessere verdi del restauro si presentano per un tono di verde più spento, per una minore luminosità dovuta ad un impasto più sabbioso del materiale vitreo. In generale è possibile constatare come le tessere del restauro si presentino di dimensioni più grandi, e quelle impiegate nell'esecuzione dei volti siano più ruvide, più porose e di un giallo tendente al bruno rispetto a quelle della prima fase (ANDREESCU 1976, La cronologie relative des mosaiques parietalis; ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics; POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 105).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

PRESERVATION STATUS

Date

1750, ante | 1750

Description

Lo stato di conservazione dei mosaici della cattedrale di Torcello si presenta in precarie condizioni. In stato di fatiscenza si trovano le strutture murarie e il coperto dell'edificio e conseguentemente i mosaici. Il contratto di lavoro stipulato tra i Procuratori della Cattedrale e il restauratore Giovan Francesco Bonazza evidenzia come molte parti della stesura musiva siano cadute, altre gravemente pregiudicate e la maggior parte staccate dalla muratura sottostante. Le perizie effettuate prima dell'inizio dei lavori di restauro, eseguite dal perito Alvise Costantini e da due proti della Basilica di S. Marco, hanno lo scopo di verificare l'effettiva condizione dei mosaici saggiando le zone staccate, rompendo le porzioni di mosaico che minacciano di cadere e misurando le lacune da reintegrare (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 114).

RESTORATION

Date

1753 - 1759

Management of the work

Giovan Francesco Bonazza; Pietro Monaco

Description

Successivamente agli interventi di ripristino del coperto diretti da Alvise de' Preti, capomastro dei marangoni dell'Arsenale, documentati dal contratto stipulato il 12 ottobre 1731 con i Procuratori della Cattedrale, gli stessi Procuratori incaricano Giovan Francesco Bonazza ad intervenire con un restauro dei mosaici, in sensibile stato di degrado. Gli interventi si protraggono dal 9 marzo 1753 al febbraio 1755. L'intervento di Bonazza, non ottimamente realizzato, risulta inoltre interrotto prima della fine dei lavori di risanamento della conca absidale e dell'arco trionfale. In seguito alla dipartita di Bonazza viene incaricato il restauratore Pietro Monaco, gli interventi del quale, protrattisi dal 21 agosto 1756 fino al settembre 1759, oltre completare i lavori del predecessore in alcuni casi ne sostituiscono quelli non adeguatamente realizzati. Gli interventi si estendono abbondantemente sulle due absidi e si ritrovano in alcune porzioni della parete ovest (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 114; ANDREESCU 1976, La cronologie relative des mosaiques parietalis).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

L'intervento operato da Bonazza prevede il consolidamento delle stesure musive staccate mediante l'utilizzo di arpici (figure di sant'Eliodoro e degli apostoli) che verranno esplicitamente vietati nel successivo contratto stipulato con Pietro Monaco a cui si imporrà l'uso dell'olio di lino nella preparazione del rinzaffo. Gian Francesco Bonazza provvede, inoltre, al consolidamento della muratura dell'arcone trionfale gravemente lesionata (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 114).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Le operazioni di pulitura vengono eseguite mediante lavaggio delle superfici. Tra le operazioni di pulitura condotte, è testimoniata dal contratto di lavoro del restauratore Monaco, quella da eseguire in corrispondenza di una macchia del fondo oro della conca absidale (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 115).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Gli interventi di integrazione eseguiti, vengono realizzati fissando le tessere in uno stucco costituito da mastice misto di olio di lino. Il taglio delle tessere si presenta del tutto diverso e la loro disposizione particolarmente trascurata e approssimativa rispetto a quanto realizzato nella decorazione medievale, le tessere sono tagliate in modo irregolare. I lavori di restauro operati da Bonazza, nell'anno 1754, vedono eseguito il rifacimento di 87 piedi di mosaico e l'asportazione di altri 409 piedi. Gli interventi si localizzano in corrispondenza del busto di sant'Eliodoro come determinato nel contratto di lavoro; nell'abside in corrispondenza del registro degli apostoli, secondo le precisazioni fatte dal perito Alvise Costantini nel verbale della verifica tecnica eseguito prima dell'avvio dei lavori. Il rifacimento delle figure di sant'Eliodoro e degli apostoli è completato da Monaco che integra con tessere di smalto anche la veste della Vergine Hodighitria e alcune zone dell'arco trionfale. Gli interventi di rifacimento di Monaco sono riscontrabili in corrispondenza di porzioni di mosaico cadute dalla cappella del SS. Sacramento.Nella cappella, vengono rifatte, non troppo accuratamente, le teste dei quattro dottori della chiesa, altre parti risultano, invece, reintegrate in modo più aderente al partito musivo originario. Il rifacimento settecentesco dell'incarnato dei volti, delle braccia, delle mani e dei piedi viene realizzato mediante tessere di pasta vitrea rosa-ciclamino, al posto delle tessere di marmo e di pietre calcaree originarie; per le ombre delle carni ci si serve di pietre porose o più dure, di colori spenti, come di gialli-ocra in più toni, o di paste di vetro di grigio intenso; i colori delle tessere utilizzate nelle vesti (blu, verde e lilla) si presentano particolarmente vivaci e luminosi ma di diverso tono rispetto a quelli utilizzati dagli atéliers medievali (ANDREESCU 1976, La cronologie relative des mosaiques parietalis; POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 114).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (3)

RESTORATION

Date

1852 - 1856

Management of the work

Giovanni Moro

Description

Il restauro consiste prevalentemente nel rifacimento di una larga parte di mosaico della parete ovest e la distruzione della quasi totalità del timpano est, con risultati conservativi particolarmente discussi. Gli interventi del Moro hanno inizio in corrispondenza dell'arcangelo di sinistra dell'Anastasis e delle sottostanti teste degli apostoli, a testimoniarlo è un documento del 17 agosto 1852 dove vengono precisati, inoltre, le retribuzioni in base alle dimensioni delle aree oggetto di interesse, maggiori per superfici in oro, minori per quelle figurate (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 117).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Giovanni Moro, in prima istanza, provvede a rifare con nuovi materiali le due grandi figure di arcangeli della parete tra il 1853 e il 1854. Nel 1864 il restauratore si occupa di sostituire alcune parti ancora sane di mosaico con copie da lui eseguite, dopo aver rimosso inopportunamente le parti originali giudicate irreparabili (per tali lavori Moro verrà in seguito arrestato). Si tratta della prima e della terza testa del gruppo degli apostoli. In seguito il restauratore si occupa dello strappo del mosaico del timpano est, raffigurante gli angeli portanti il medaglione del Cristo, dopo averne realizzato un disegno (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, p. 262; POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, pp. 117-118).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (4)

RESTORATION

Date

1858

Description

Pochi anni dopo l'intervento di Giovanni Moro la navata principale ed il tetto vengono rialzati di circa 60 cm. In occasione di tali interventi si provvede anche al completo rifacimento della muratura del timpano est e al conseguente rifacimento del restante mosaico della conca absidale. L'intervento in questione comporta la quasi totale distruzione delle integrazioni musive eseguite da Moro, porzioni musive risarcite prima dello smontaggio dei ponteggi (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, p. 262).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (5)

RESTORATION

Date

1872 - 1873

Management of the work

Ditta Salviati & C.

Description

Gli interventi eseguiti dalla ditta Salviati & C. si rendono necessari in conseguenza degli esiti dannosi dal punto di vista conservativo dei restauri eseguiti alcuni anni prima da Giovanni Moro, producendo ulteriori danni al tessellato, con interventi di rifacimento e sostituzione di parti danneggiate di mosaico originario, non sempre realizzati correttamente.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Gli interventi di integrazione e rifacimento eseguiti dalla ditta Salviati vengo eseguiti prevalentemente utilizzando nuove porzioni di mosaico applicate al muro in pezzi rettangolari, con risultati poco soddisfacenti.I lavori riguardano il registro dell'Anastasis della parete ovest, in particolare il gruppo di patriarchi tra il Battista e l'arcangelo Gabriele. Con ogni probabilità gli interventi si sono estesi al dodicesimo apostolo del registro sottostante e ai corpi dei quattro apostoli di destra (san Paolo escluso) dalle spalle ai piedi. Di certo, si realizza il rifacimento della scena della Crocefissione (con esclusione della testa della Vergine databile al 12. secolo) del timpano.Il rifacimento di tre delle dodici teste di apostoli, conseguente alla presenza di alcune lacune, si realizza con due copie delle teste già esistenti e un rifacimento di totale invenzione (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, p. 263; POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 118).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (6)

RESTORATION

Date

1896 - 1897

Description

Sul finire del secolo 19. si provvede a risarcire le arbitrarie sostituzioni di mosaici antichi operate con copie moderne da Giovanni Moro, rimettendo al loro posto originario dodici teste di apostoli (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, p. 262).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Contestualmente agli interventi che vedono l'eliminazioni dei brani musivi messi in opera da Giovanni Moro, si interviene "con lievo" di alcune parti di mosaico oggetto di un restauro di consolidamento in laboratorio, in particolare la fascetta ornamentale al di sopra della testa degli apostoli. Interventi, in alcuni casi, particolarmente riconoscibili, per via di un contorno particolarmente rigido e degli interstizi diradati. Altrove si interviene mediante un ancoraggio con chiodi di rame, come ad esempio nel primo scomparto inferiore del lato sinistro della porta della parete ovest. Consolidamenti vengono eseguiti in una parte di fondo oro lungo le spalle della porta e del fondo della lunetta soprastante. Non solo. In altri casi si opera utilizzando cemento Portland, nel fondo oro dell'aureola e di quello a lato sinistro e destro dell'angelo della Giustizia al di sopra della lunetta della porta della parte ovest e nel fondo oro del primo scomparto inferiore del lato destro della porta. Infine, nell'emiciclo dell'abside principale, si interviene su alcune porzioni di mosaico distaccate mediante l'utilizzo di filo metallico e morsetti (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, p. 263; ANDREESCU 1976, La chronologie relative des mosaiques; ANDREESCU 2005, Il corpus dei mosaici parietali).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Gli interventi si concludono con una pulitura generale delle decorazioni musive non meglio precisata (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, p. 263).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Si documentano integrazioni di tessere mancanti in alcune teste, ad esempio nella metà inferiore della barba del secondo apostolo. Alcune tessere rosa corrose sono sostituite una ad una con tessere moderne di marmo rosa. Queste ultime in alcuni casi contrastano con le originali degradate ancora presenti.Le porzioni di mosaico consolidate o integrate vengono dipinte con tinte ad acqua per evitare squilibri cromatici tra parti nuove e antiche. In altri casi si provvede tinteggiando gli interstizi. (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, p. 263, 264; ANDREESCU 1976, La cronologie relative des mosaiques parietalis).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (7)

PRESERVATION STATUS

Date

1919, ante | 1919

Description

Al fine di prevenire possibili distacchi della superficie musiva durante i bombardamenti della prima guerra mondiale si provvede a proteggere i mosaici mediante incollaggi di tele dello stesso tipo di quelle usate nelle operazioni di strappo. Questa soluzione genera, pur anche nel breve periodo, inconvenienti legati alla formazione di muffe derivate dalle infiltrazioni di colla negli interstizi di calce e gesso della malta di allettamento e una conseguente diffusione sulle tessere di vetro e pietra.L'ufficiale della Soprintendenza ai monumenti Rupolo redige un rapporto sullo stato di conservazione dei mosaici torcellani al fine di stendere un programma complessivo di restauro. Si segnala il pessimo stato di conservazione delle decorazioni musive. Per quanto riguarda i mosaici dell'abside principale, le figure degli apostoli sono in buona parte rovinate e perdute. Lacune interessano le fasce ornamentali, il fondo oro e le parti di mosaico raffiguranti la terra ai piedi delle figure, sostituite con impasti di malta e gesso. Si riscontrano numerose crepe e rigonfiamenti. La relazione di Rupolo, scendendo nel dettaglio, segnala come su una superficie complessiva di mosaico di 130 mq, 25 mq risultano perduti, 50 mq da consolidare e 55 mq da pulire. Diverse testimonianze fotografiche mettono in evidenza, inoltre, come le figure degli apostoli dell'emiciclo absidale e i santi dell'absidiola di destra si presentino con intere file di tessere corrose. Non solo. Estese superfici di mosaico risultano distaccate dalle pareti a causa dello sgretolamento della malta (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, pp. 264, 265; POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 119).

RESTORATION

Date

1919 - 1923

Description

I restauri di inizio Novecento vengono realizzati con rinnovate metodologie di intervento, escludendo dalle procedure di intervento ogni rifacimento, anche sulla traccia di cartoni dipinti, di brani di mosaico, se non nei casi di integrazione di lacune trattate ad intonaco dipinto, a stucco, a gesso o a malta. Gli interventi in questione si limitano alla sostituzione di tessere mancanti o corrose e al fissaggio di parti staccate con chiodi di rame, di cui l'abside e la cappella del SS. Sacramento sono il principale oggetto di interesse. L'intervento nella cappella sud comporta alcune alterazioni iconografiche, risulta, inoltre, non completo per quanto riguarda la sostituzione o la messa in sicurezza di tessere corrose.Si verifica una prassi che vede l'intrecciarsi di interventi in situ, per le parti più importanti, e distacchi e conseguenti riapplicazioni di porzioni più specificatamente decorative (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, pp. 264).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Gli interventi di consolidamento delle superfici musive distaccate vengono realizzati, in un primo momento, mediante la tecnica dello strappo, con conseguente rimozione e sostituzione del fondo di malta. L'intervento è attualmente particolarmente riconoscibile poiché gli interstizi lasciano affiorare il mastice biancastro utilizzato. Ciò determina una perdita di luminosità delle paste vitree e un generale effetto di piattezza e opacità. Successivamente si opta per un restauro in situ consistente nel fissaggio delle parti staccate e nella sostituzione delle tessere cadute. Questo intervento si estende su quasi la totalità del registro degli apostoli (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 119). Altri interventi di consolidamento, in particolare nelle decorazione della cappella sud, vengono eseguiti su tessere parzialmente distaccate dal supporto, mediante l'applicazione di una preparazione di malta cementizia dal lato frontale del mosaico (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, pp. 266).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Si eseguono integrazioni con stesure musive delle lacune precedentemente trattate con intonaco dipinto. Si realizza un intervento di sostituzione delle tessere del fondo oro della scena della Vergine della conca absidale con tessere di vetro rosso (POLACCO 1984, La Cattedrale di Torcello, p. 119).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (8)

PRESERVATION STATUS

Date

1975, ante | 1975

Description

Le decorazioni musive della basilica torcellana si presentano in pessimo stato di conservazione. Uno dei principali problemi consiste nel distacco di diffuse aree del mosaico dagli strati di supporto, del muro sia della controfacciata, sia dell'abside principale. Gli interventi di consolidamento sono preceduti da una capillare analisi stetoscopica condotta in corrispondenza dell'abside maggiore e della scena del Giudizio Universale. La localizzazione delle aree di mosaico distaccate è effettuata ascoltando la variazione del tono di un segnale a bassa frequenza (400 Hz) applicato alla superficie. Vengono in questo modo classificate tre tipologie di degrado: a) aree con distacco grave con parti staccate o completamenti staccate tra i supporti e la muratura, presenza di vuoti e zone di alta porosità; b) aree con distacco medio grave, caratterizzate da coesione solo in senso radiale (parallelo alla muratura), ma, con presenze di canalizzazioni e porosità fra le parti alterate; c) aree con distacco minimo o nullo (zone compatte con materiale omogeneo, coesione degli strati intermedi e la muratura. Si distinguono inoltre stacchi fra tessere e letto di posa, stacchi fra letto di posa e strati inferiori d'intonaco, stacchi fra le malte e le murature (CALCAGNO 1985, Individuazione dello stato di degrado, pp. 323-326).Altre problematiche riguardano la corrosione di alcune tipologie di materiali, sia di vetro sia di pietra, diffusa in tutte e tre le decorazioni musive della chiesa. I mosaici risalenti all'11. secolo delle due absidi presentano i danni più ingenti. Le tessere marmoree e laterizie sono le più evidentemente danneggiate, sono interessate da fenomeni di corrosione e perdita di materiale. Le tessere in lamina d'oro hanno perso in alcuni casi la cartellina e la stessa foglia metallica. Le tessere in vetro colorato mostrano accumuli di sporco superficiale che ne attenua la cromia (fenomeno particolarmente evidente in corrispondenza delle ombre scure), ma anche opacizzazioni, iridescenze e corrosioni. Un successivo problema riguarda il distacco di alcune tessere dal loro alloggiamento. Alcune aree sono ricoperte di muffa verde. In corrispondenza della cappella sud gran parte del mosaico originale risulta coperto di uno stucco di calce utilizzato al fine di prevenire la caduta delle tessere (ANDREESCU 1985, Problems of the wall mosaics, pp. 266). Sono state condotte approfondite analisi al fine di determinare le maggiori cause di degrado ravvisate principalmente nelle intervenute modificazioni dell'assetto strutturale della chiesa e nell'elevata quantità di sali solubili associata agli elevati tassi di umidità presenti nella muratura, con conseguenti fenomeni di cristallizazioni di sali. Per quanto riguarda i fenomeni corrosivi, elementi determinanti sono, inoltre, gli inquinanti solidi e particellari presenti nell'atmosfera (FUMO, Notizie sul consolidamento del mosaici, pp. 355-358).

RESTORATION

Date

1977 - 1984

Description

Al termine della campagna di rilievi dello stato di conservazione della decorazione musiva della basilica torcellana viene segnalato alla Soprintendenza ai Monumenti di Venezia il deplorevole stato di degrado in cui la decorazione musiva versa. Contemporaneamente si istituisce un gruppo di comitati stranieri per la salvaguardia di Venezia sotto la tutela dell'Unesco (International Torcello Committee) il cui impegno a finanziare il restauro si esplica fino al 1984, accanto alla consulenza di un gruppo di studio interno.Il mosaicista Giovanni Cucco (dello Studio Mosaico della Procuratoria di San Marco) nel 1979 viene incaricato del restauro dei mosaici torcellani per conto della Soprintendenza ai Monumenti di Venezia.Gli interventi eseguiti hanno come priorità quella del consolidamento di estese superfici musive distaccate dagli strati di supporto.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Particolarmente accurate lo operazioni di consolidamento messe in opera sui mosaici della basilica di Torcello. Una modalità di intervento, adottata nei mosaici della parete ovest, consiste nell'utilizzo di strumentazioni elettropneumatiche al fine di produrre una depressione d'aria in corrispondenza dei distacchi. Una prima fase di lavoro prevede l'avvio della depressione con conseguente riavvicinamento degli strati musivi distaccati e deformati alla parete di supporto, si procede in seguito con l'eliminazione temporanea dell'umidità presente tra la superficie della muratura e gli strati di intonaco ad essa sovrapposti. Successivamente si opera il consolidamento locale e controllato degli strati d'intonaco disgregati e il loro fissaggio alla struttura muraria d'origine mediante l'inserimento di un legante. La depressione viene interrotta nel momento in cui il legante inserito raggiunge lo stato plastico. Si richiede un legante in grado di raggiungere la fase plastica in breve tempo, data l'impossibilità di mantenere a lungo tempo la depressione (CALCAGNO 1985, Individuazione dello stato di degrado, p. 323-326).Iniezioni di legante, senza l'ausilio di strumentazioni elettropneumatiche, sono messe in opera nei mosaici del catino absidale della navata centrale. Si adotta un legante il più possibile simile a quelli usati in origine per la formazione dei sottofondi del mosaico (2 parti di calce aerea, 1 parte di cocciopesto finissimo, 1/2 parte di polvere di marmo, 50 cc di resina acrilica Primal, il tutto diluito in acqua demineralizzata). Si procede eliminando una tessere nel punto scelto per l'iniezione, si esegue un foro per giungere fino al punto di stacco, si esegue un lavaggio preliminare con acqua distillata e alcool iniettata con una siringa (per eliminare i residui di malta polverizzata, del salnitro e di altre sostanze depositatesi nel corso dei secoli e per l'imbibizione locale di intonaci e murature al fine di favorire la penetrazione del composto). Si inietta il consolidante e si ricolloca la tessera in situ. Nei punti in cui il distacco si presenta particolarmente accentuato si collocano piccole patere in plexiglass, vincolate alla muratura con una vite a pressione, al fine di garantire stabilità alla superficie musiva in attesa di una perfetta presa del consolidante. Particolare cura viene riservata al consolidamento del mosaico raffigurante la Madonna col Bambino. Essendo l'area soggetta anche a distacchi di singole tessere dal loro alloggiamento, si procede mediante un preventivo consolidamento di queste mediate Primal, in seguito si applicano centine sagomate in legno che sorreggendo il mosaico permetto lo svolgimento delle fasi di consolidamento senza inconvenienti (FUMO, Notizie sul consolidamento del mosaici, pp. 355-358; CUCCO, Basilica di S. Maria Assunta, pp. 377-378).