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Identification

Chiesa di Santa Maria Assunta, Torcello - Controfacciata - Giudizio Universale

11 U 1 : 73 D 9 : 11 U 4 : 73 G 21 : 11 G 18 31 (+4) : 11 F 23 1

Iconographic description

Nella facciata interna occidentale è raffigurato il Giudizio Universale. Nel registro primo, al di sotto della scena della Crocefissione, è raffigurata l'Anastasis: Cristo, con una croce astata nella mano sinistra, spalanca le porte dell'Ade, delle quali si vedono a terra i cardini e le chiavi, e calpesta un demone, quindi trae fuori dal Limbo Adamo, alla presenza di Eva supplice. A sinistra sono presenti due figure nimbate, i re profeti Davide e Salomone; a destra è san Giovanni Battista seguito da sedici profeti e da tre fanciulli biancovestiti. Ai lati, infine, sono gli arcangeli Michele e Gabriele, con labaro e globo crucisignato. Nel registro secondo è raffigurata la Deesis: Cristo è all'interno di una mandorla di luce, con monogrammi dorati che riportano il suo nome, e reca i segni della Passione. Ai lati sono presenti la Vergine e san Giovanni Battista, seguiti dagli arcangeli. Cristo è attorniato dagli Apostoli, tra i quali si riconoscono Pietro, con le chiavi, e Paolo, con le sue epistole. Al di sotto della mandorla, fra due dei quattro cherubini aventi i simboli dei Quattro Esseri dell'Apocalisse e due delle quattro ruote della Visione di Ezechiele, ha inizio il fiume di fuoco che attraversa il terzo registro e si getta nel quarto. Nel registro terzo si ammira l'Etimasia; il trono di Cristo è ricoperto da un drappo azzurro e sormontato da un'alta croce con corona di spine, una lancia e una canna con spugna, simboli della Passione. Due serafini e due arcangeli custodiscono la croce mentre alla base del trono compaiono Adamo ed Eva, inginocchiati e adoranti. Nello stesso registro, ai lati dell'Etimasia, è raffigurata la Resurrezione dei Morti: a sinistra sono i morti della terra, i cui corpi, rappresentati da singole membra quali mani, piedi, braccia, sono simbolicamente restituiti da animali feroci, quali un leone, un elefante, una iena, un leopardo, un lupo, un grifone e due corvi; a destra i morti del mare che, sottoforma di singole membra e di corpi quasi completamente formati, vengono restituiti da pesci e da esseri marini alla presenza di Anfitrite, seduta su un mostro marino. Completano la scena quattro angeli, due per parte, che danno fiato alle trombe per richiamare in vita i defunti, ed un quinto che dispiega un volumen, il cosiddetto cielo dell'Apocalisse. Nel registro quarto è visibile la Psicostasia, ovvero la pesatura delle anime, che vengono contese da un lato dall'arcangelo Michele e dall'altro da due diavoli; questi portano delle bisacce sulle spalle. Seguono poi, a sinistra, la visione del Paradiso e, a destra, quella dell'Inferno. Nel Paradiso i beati sono suddivisi in quattro schiere: santi vescovi, martiri, monaci e pie donne tra le quali è riconoscibile, per le caratteristiche fisionomiche, Maria Egiziaca. Al di sotto dei beati sono presenti l'arcangelo Michele e l'apostolo Pietro, san Giovanni Battista, la Vergine e, entro un rigoglioso giardino, Abramo con in braccio il Cristo circondato dalle schiere degli eletti. Nell'Inferno i peccatori, re e regine, monaci e vescovi, sono rappresentati sotto forma di teste, costretti a rimanere nelle fiamme alla presenza di Lucifero, che troneggia sul Leviatano e porta in grembo l'Anticristo. Più in basso, entro sei riquadri, sono raffigurati i vizi capitali simboleggiati dai rispettivi peccatori: i lussuriosi, fra le fiamme sino alla cintura, i golosi, che si mordono le mani, gli iracondi, immersi in gelide acque, gli invidiosi, semplici teschi con serpentelli che escono dalle cavità oculari, gli avari, le teste dei quali spuntano dalle fiamme con orecchini, e gli accidiosi, con mani e membra del corpo completamente sparse.

Iconological description

Secondo Clementina Rizzardi l'intera composizione musiva della chiesa di S. Maria Assunta di Torcello illustrerebbe l'epopea umana e divina di Cristo, dalle origini al Giudizio finale (RIZZARDI 1985, Mosaici altoadriatici, p. 126). I tre fanciulli biancovestiti del Giudizio Universale sarebbero quelli ricordati nel Limbo virgiliano (RIZZARDI 1985, Mosaici altoadriatici, pp. 115-116). Per Irina Andreescu Treadgold vi sarebbe invece raffigurato il dogma dell'Incarnazione (ANDREESCU TREADGOLD 1972, Torcello I, p.193). Di analogo parere è anche Renato Polacco, che vede inoltre uno sviluppo del tema mariano attraverso l'Incarnazione, la Morte e la Resurrezione del Cristo (POLACCO 1984, La cattedrale di Torcello, pp. 47 - 62).