Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Unicorno
OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo di S. Giovanni Evangelista, Unicorno
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Chiesa di San Giovanni Evangelista, Ravenna - Unicorno
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25 FF 24 1 : 48 A 98 3
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Iconographic description
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Al centro di una cornice con motivo geometrico vegetale, è rappresentato un unicorno. La testa dell'animale è di colore differente rispetto al corpo.
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Iconological description
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Secondo Raffaella Farioli Campanati (FARIOLI CAMPANATI 1995, I mosaici pavimentali della chiesa, p. 70), una serie di mosaici pavimentali del 13. secolo sarebbe da ricondurre al Bestiario medioevale che comprendeva animali reali, fantastici, creature mostruose da collegarsi ai trattati di scienze naturali a sfondo moraleggiante, che dipendono dal Physiologus.
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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chiesa
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Denomination
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S. Giovanni Evangelista
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Date
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426 - 427
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Address
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piazza Anita Garibaldi
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Specific location
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navata settentrionale
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Notes
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La chiesa, a tre navate, fu bombardata durante la Seconda guerra mondiale e ricostruita nella forma attuale a metà del secolo scorso. Edificata per volere di Galla Placidia che sciolse un voto fatto a san Giovanni al quale aveva chiesto di essere risparmiata da una terribile tempesta che l'aveva colta alla sprovvista in mare durante il suo viaggio da Costantinopoli a Ravenna (424), ha restituito sessantuno frammenti musivi pavimentali di epoche comprese tra il 6. e il 13. secolo, ora esposti lungo le pareti perimetrali della chiesa. All'interno dell'edificio è presente anche una cappella con affreschi trecenteschi di scuola giottesca (FARIOLI CAMPANATI 1995, I mosaici pavimentali della chiesa, pp. 17-18).
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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1213
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ca.
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To
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1213
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Validity
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ca.
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bibliografia
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FARIOLI CAMPANATI, RAFFAELLA I mosaici pavimentali della Chiesa di S. Giovanni Evangelista in Ravenna
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p. 55
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Guglielmo
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Date
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1213
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Circumstance of the commission
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decorazione musiva della chiesa
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Notes
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L'abate Guglielmo, all'indomani della conquista di Costantinopoli, avvenuta nel 1204, volle, con la creazione di questi mosaici, mettere in risalto la correlazione tra il felice esito della 4. Crociata con la fondazione dell'impero latino di Costantinopoli, e l'elezione a Patriarca del veneziano-ravennate Tommaso Morosini, abate di S. Maria in Porto, monastero dipendente dall'abbazia benedettina di S. Giovanni Evangelista.
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SUPPORT
SUPPORT
Typology
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mobile
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Material
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pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)
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Notes
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Tale supporto fu applicato nel restauro del 1988 operato presso la Scuola per il Restauro del Mosaico (vedi scheda RS). Durante lo stesso ambito d'intervento l'intero manufatto fu dotato di una cornice d'ottone, che ricopre l'intero spessore del supporto.
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SUBGRADES
SUBGRADES
Reference to the part
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intero manufatto
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Notes
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I dati di seguito riportati fanno riferimento alla malta visibile dagli interstizi (strato di allettamento delle tessere). Non sono visibili altri strati più profondi di malta di preparazione originale, in quanto occultati dagli strati di malta di restauro.
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LAYER
Color of the whole
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rosato
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Nature of the mixture
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a base di grassello
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Aggregate
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mattone macinato
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Size of the aggregate
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inferiore a 1 mm
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Surface treatment
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Nelle porzioni in cui la malta appare ben conservata, la superficie è levigata e pertanto si presenta allo stesso livello della superficie delle tessere
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TESSERAE
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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nero
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato nella costruzione della cornice ed è la linea che riquadra il campo con la raffigurazione dell'unicorno.
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Notes
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Un unica tessere di questo materiale è stata utilizzata per definire la pupilla della figura dell'Unicorno. In questo caso la tessera ha un profilo della faccia superiore circolare. E' questa l'unica tessera in materiale lapideo impiegata nella figura dell'Unicorno.
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venata
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micritico
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Le venature sono ben definite e di colore bianco.
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TESSERAE (2)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato in prevalenza nel misto di materiali che compone il fondo della raffigurazione, sia nella cornice che nel riquadro con la figura dell'animale.
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TESSERAE (3)
TESSERAE MATERIAL
Material
|
pietra calcarea
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Color
|
rosa
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Typology
|
naturale
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Use method
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E' inserito in piccole quantità nel misto che compone il colore del fondo.
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Notes
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Ci sono diverse sfumature di rosa con alcune tessere che tendono al rosso.
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TESSERAE (4)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marmo
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Color
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grigio chiaro
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Typology
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naturale
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Use method
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E' inserito in piccole quantità nel misto che compone il colore del fondo.
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cristallino saccaroide
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grana fine
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TESSERAE (5)
TESSERAE MATERIAL
Material
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porfido
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Color
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verde
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato sporadicamente, nell'ordine di una o due tessere, e in maniera piuttosto casuale.
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Producer
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Peloponneso - Grecia
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Notes
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Viene comunemente denominata "Verde Antico" o "Serpentino".
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TESSERAE (6)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
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blu
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Typology
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artificiale
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Use method
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E' impiegato esclusivamente per la figura dell'Unicorno, soprattutto come linea di contorno o anche per definire alcuni particolari del manto.
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Notes
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La figura dell'animale è completamente realizzata con tessere di vetro.
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omogenea
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|
medio - semitrasparente
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|
buono
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TESSERAE (7)
TESSERAE MATERIAL
Material
|
pasta vitrea
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Color
|
turchese
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Typology
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artificiale
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Use method
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E' impiegato esclusivamente nella figura dell'animale, in partocolar modo nella zona del collo.
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omogenea
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nullo - opaco
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scarso
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TESSERAE (8)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
|
bianco
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Typology
|
artificiale
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Use method
|
E' impiegato nella figura.
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|
omogenea
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|
nullo - opaco
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|
buono
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TESSERAE (9)
TESSERAE MATERIAL
Material
|
pasta vitrea
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Color
|
verde
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Typology
|
artificiale
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Use method
|
E' impiegato nella figura.
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|
omogenea
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|
medio - semitrasparente
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|
scarso
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TESSERAE (10)
TESSERAE MATERIAL
Material
|
pasta vitrea
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Color
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viola chiaro
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Typology
|
artificiale
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Use method
|
E' impiegato nella figura.
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omogenea
|
|
medio - semitrasparente
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|
scarso
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TESSERAE (11)
TESSERAE MATERIAL
Material
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vetro a foglia metallica oro
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Color
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oro con supporto tendente al grigio-verde
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Typology
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artificiale
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Use method
|
E' impiegato nella figura.
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omogenea
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alto - trasparente
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|
buono
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compatta
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La lamina oro si è conservata in una sola tessera.
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TECNIQUE
TECNIQUE
Reference to the part
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intero manufatto
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Denomination
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opera musiva tessellata
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Method
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diretto
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SURFACE
SURFACE
Reference to the part
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figura
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Layer
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0 mm
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Density for dmq
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109 tessere ca.
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Texture
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misura media delle tx: da 6 a 5 mm per lato
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Interstice
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da 2 mm a 6 mm
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Notes
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Il valore riferito in SUPL ci indica che probabilmente il pavimento dopo la messa in opera fu levigato.
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SURFACE (2)
SURFACE
Reference to the part
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cornice
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Layer
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0 mm
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Density for dmq
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54 tessere ca.
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Texture
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misura media delle tx: da 9 a 11 mm per lato
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Interstice
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da 2 mm a 8 mm
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Notes
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Il valore riferito in SUPL ci indica che probabilmente il pavimento dopo la messa in opera fu levigato.
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SURFACE (3)
SURFACE
Reference to the part
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fondo della figura
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Layer
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0 mm
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Density for dmq
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41 tessere ca.
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Texture
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misura media delle tx: da 10 a 13 mm per lato
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Interstice
|
da 2 mm a 8 mm
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Notes
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Il valore riferito in SUPL ci indica che probabilmente il pavimento dopo la messa in opera fu levigato.
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Height
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96
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Width
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97
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Validity
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ca.
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
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1763
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Description
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Nel 1763, l'abate Guaccimanni commissiona lavori di scavo in corrispondenza della navata centrale della basilica di S. Giovanni Evangelista. L'archeologo Antonio Zirardini ci rende testimonianza dei ritrovamenti avvenuti. Si tratta di un pavimento a mosaico collocato a circa m 1,75 al di sotto del piano di calpestio, ma successivo alla pavimentazione originaria d'epoca placidiana. Nei mosaici ritrovati compare, infatti, un'iscrizione che riporta la data del 1213 e riferisce l'opera alla volontà dell'abate Guglielmo (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 84, 85).
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RESTORATION
Date
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1763
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Description
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In seguito al ritrovamento dei pavimenti musivi nella navata centrale della chiesa di San Giovanni Evangelista, l'abate Guaccimanni si interessa al recupero di alcuni frammenti. Questi vengono distaccati con la porzione di massetto originario e successivamente murati alle pareti della Cappella di san Bartolomeo (attuale pastoforio nord). Una ricevuta di spesa conferma il lavoro in questione, due baiocchi e cinquantadue scudi spesi per 1800 libbre di gesso occorso per il lavoro di muratura (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 85; BELTRAMI 1783, Il Forestiere instruito delle cose; SPRETI 1804, Compendio istorico dell'arte, pp. 112, 113).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)
RESTORATION
Date
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1920 - 1925
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Description
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In occasione del centenario dantesco del 1920 si intraprendono lavori di ripristino e restauro della chiesa di S. Giovanni Evangelista. Al fine di restituire alle pareti della cappella di san Bartolomeo una condizione filologicamente rispettosa del suo aspetto originario si dispone il distacco dei frammenti musivi pavimentali medioevali, murati nel 1763. Ciascun lacerto viene dotato di una cornice di legno e rinforzato ai bordi mediante l'utilizzo di malte idrauliche aventi la funzione di riempimento delle lacune e di raccordo delle parti originali con il telaio. Nel 1925 si provvede, infine, ad assicurarli mediante grappe alle pareti della navata minore settentrionale (MURATORI 1926, I funerali di Renardo nella chiesa, p. 48; CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (3)
PRESERVATION STATUS
Date
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1988
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Description
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Nel 1988, presso la Scuola del Restauro del Mosaico, vengono restaurati cinque frammenti provenienti dai pavimenti musivi della basilica di S. Giovanni Evangelista. Giunti ai laboratori i frammenti si presentano ancorati ad un supporto di cemento e racchiusi in una cornice di legno. Vengono compiute analisi fisico-chimiche sugli ultimi strati del supporto risultati in buona parte conservati. Diverso il caso del manto musivo: le paste vitree, utilizzate in abbondanza per gli elementi decorativi, si presentano mal conservate e in alcuni casi completamente compromesse. Analisi chimiche di campioni di tessere tramite spettrofotogrammetria ad assorbimento atomico, mettono in evidenza la presenza di inquinamento chimico prodotto da SO3 con formazione di sali sulla superficie che hanno nel tempo sgretolato il vetro, a causa dei cicli annuali di discioglimento e cristallizzazione. Particolare degrado mostrano le tessere di smalto stuccate con cemento, in quanto si presentano distaccate dalla malta originaria. Le analisi effettuate accertano, invece, una migliore conservazione dei materiali litoidi, sebbene in alcuni punti le tessere siano ricoperte da spessi strati di sporcizia. La superficie musiva nel complesso risulta percorsa in diversi punti da fratture anche passanti, che interessano sia il legante interstiziale sia le tessere (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali; FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 115).
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RESTORATION
Date
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1988
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
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Description
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I cinque frammenti raffiguranti Presa di Zara, Unicorno, Eva, Albero sul globo e Fiore e decorazione geometrica a spina di pesce sono oggetto di un intervento di restauro condotto in occasione della mostra ravennate Tesori Nascosti del 1991. Le operazioni prevedono il consolidamento della superficie musiva previo smantellamento del supporto cementizio presente, la pulitura e l'integrazione delle lacune eseguita adottando, tra le altre, la tecnica della malta incisa a finto mosaico. Le operazioni sono precedute dall'esecuzione di calchi e di una approfondita documentazione fotografica. Il lacerto musivo viene inglobato in una cornice di legno, le fessure dei bordi vengono chiuse con argilla e si isola la superficie musiva mediate soda saponata, per evitare l'assorbimento da parte delle tessere della resina acrilica utilizzata per il calco e per garantirne un miglior distacco (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali; FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 115).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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consolidamento
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Description
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Le operazioni di consolidamento si svolgono in seguito ad un preconsolidamento delle tessere decoese, che si presentavano fratturate, mediante l'incollaggio di successivi strati di tela sulla superficie musiva. In seguito si procede all'eliminazione della malta cementizia con l'aiuto di strumentazioni appropriate, fino ad arrivare all'uso del flessibile nei casi più tenaci, come nel pannello raffigurante il Fiore e decorazione geometrica. Gli ultimi strati di cemento a contatto delle tessere vengono asportati utilizzando microincisori di precisione. Si procede in seguito all'ancoraggio del manto musivo su un supporto mobile di aerolam, precedentemente preparato con uno strato di graniglia fine incollata con resina epossidica. Come malta di allettamento si utilizza un composto di polvere di marmo, sabbia silice fine e resina acrilica in emulsione (FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 115). Vengono utilizzate grappe di acciaio per fissare le fratture poi consolidate con resine epossidiche. Le paste vitree fratturate vengono invece consolidate con la resina acrilica Paraloid B72 diluita con acetone al 10%. Nel caso del pannello raffigurante Fiore e decorazione geometrica l'impasto originale tolto è stato macinato e miscelato con primal riutilizzandolo come malta di sottofondo (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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pulitura
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Description
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La pulitura delle superfici musive si esegue con l'impiego di AB 57 privato di bicarbonato di sodio unitamente a polpa di carta (FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 116). La pulitura delle tessere di marmo del pannello raffigurante l'Unicorno si realizza, invece, con impacchi di polpa di carta imbevuta di acqua deionizzata ricoperta con carta stagnola per isolare il pannello. Gli impacchi vengono tenuti a contatto della superficie musiva per un tempo di 24 ore (BONINI 1988, I mosaici pavimentali medioevali).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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Per quanto riguarda le integrazione della lacune si procede adottando differenti tipologie di intervento. Nei casi in cui è possibile si ricorre all'uso di tessere originali di recupero. Le lacune più ampie vengono invece trattate mediante l'utilizzo di malte neutre. Si realizza, inoltre, una ricostruzione di parti mancanti adottando la tecnica della malta incisa. La trama musiva e pigmentata viene così ripristinata con colorazioni all'acquerello. La protezione finale dela superficie musiva si ottiene mediante la nebulizzazione di una resina acrilica in soluzione di opportuni solventi (FARIOLI CAMPANATI 1991, Ravenna, chiesa di S. Giovanni, p. 116).
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Ente ecclesiastico
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Specific indication
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Archidiocesi di Ravenna - Cervia
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Address
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Piazza Arcivescovado 1, 48100 Ravenna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES
Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Unicorno
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
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Notes
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