Parenzo, basilica Eufrasiana, facciata esterna orientale, Santi
OBJECT
OBJECT
Definition
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decorazione musiva parietale
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Identification
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complesso decorativo
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Name/Dedication
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decorazione musiva parietale della basilica Eufrasiana
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Basilica Eufrasiana, Parenzo - Decorazione musiva parietale
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Iconographic description
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La basilica Eufrasiana ha conservato mosaici del 6. sec. su due facciate, quella orientale e quella occidentale, nei catini delle tre absidi e sulla fronte dell'arco trionfale. Sulla facciata principale (muro occidentale), nello spazio compreso tra le finestre e sul timpano, si intravedono i resti di una composizione raffigurante, al centro, il Cristo posto in una mandorla. Dalla documentazione risulta che ai lati della composizione erano disposti quattro santi, probabilmente apostoli o evangelisti. Gli spazi a destra e a sinistra della finestra ospitano quattro figure di santi disposti a coppie. Sulla superficie, tra le finestre, sono raffigurati sette alti candelabri, divisi in gruppi di tre e di quattro. Sulla parete al di sopra dell'abside (facciata orientale), all'interno di un timpano triangolare, si scorgono modeste tracce di figure ritte, tre per ogni lato. I disegni, le descrizioni e le fotografie risalenti al periodo in cui i mosaici si trovavano in migliore stato di conservazione, riportano anche le vestigia delle epigrafi collocate all'altezza delle figure a sinistra. Si potevano leggere i nomi dei santi Andrea e Pietro e di Mosè: da qui l'ipotesi secondo la quale si tratta della raffigurazione della scena della Trasfigurazione. All'interno della basilica, nello spazio sovrastante l'arco trionfale dell'abside centrale, è raffigurato il Cristo cosmocrator assiso sul globo celeste. Ai lati sono disposti in modo simmetrico i dodici apostoli: accanto alle teste si trovano iscrizioni recanti i loro nomi. Nell'intradosso dell'arco trionfale si trova una serie di clipei rotondi. In quello centrale, su un cielo stellato, è raffigurato l'Agnello di Dio. Altri clipei recano ritratti delle seguenti sante: Felicita, Basilissa, Eugenia, Cecilia, Agnese, Agata, Eufemia, Tecla, Valeria, Perpetua, Susanna e Giustina. Al centro della conca absidale è rappresentata la Madonna assisa in trono con il piccolo Gesù sulle ginocchia. Ai lati della Madonna sono due angeli con una verga in mano. Sul lato sinistro della Vergine sono raffigurati san Mauro con la corona martiriale tra le mani, il vescovo Eufrasio che regge il modellino della chiesa, il diacono Claudio e il piccolo Eufrasio, figlio di Claudio. Accanto alle teste di tali figure si trovano le epigrafi con i loro nomi. Sul lato destro sono raffigurati tre santi dei quali uno regge un libro, mentre gli altri due stringono nelle mani una corona martiriale. Lungo l'intera abside, sotto la scena raffigurante la Madonna, corre un'epigrafe disposta su quattro righe che attesta l'intervento di restauro della cattedrale, voluto da Eufrasio. Negli spazi tra le finestre si trovano tre figure stanti: san Zaccaria, un Arcangelo con una sfera in mano, san Giovanni Battista. Al di sopra di queste figure corre la decorazione recante una serie di umbracoli. Gli spazi laterali della conca absidale contengono le scene dell'Annunciazione e della Visitazione. Il fregio a rilievo, eseguito a stucco, separa la zona dei mosaici dalla fascia decorata ad intarsi (opus sectile). Le quindici lastre rettangolari - ad eccezione di quella centrale, posta sopra la cattedra vescovile, sulla quale è raffigurata una croce - recano motivi decorativi astratti. Nella calotta dell'abside settentrionale si è conservato un mosaico nel quale è rappresentato Cristo che pone le corone sui capi dei due santi. In base all'iscrizione accanto al santo a destra, le due figure possono essere identificate con Orso e Severo. Nell'abside meridionale si è salvata la parte superiore del mosaico che raffigura Cristo che pone le corone sulle teste dei santi Cosma e Damiano. Si sono conservate anche le iscrizioni con i nomi dei due santi.
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Iconological description
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L'insieme del registro iconografico sulle pareti esterne e su quelle interne è dedicato alla Resurrezione di Cristo, personificazione della redenzione.
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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chiesa
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Denomination
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Basilica Eufrasiana
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Date
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539 - 560
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Address
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Eufrazijeva ulica (Via Eufrasio)
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Notes
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La basilica Eufrasiana è una costruzione a tre navate, munita di tre absidi orientate verso est. L'abside centrale è esternamente poligonale, mentre le due absidi laterali sono inscritte in un muro esternamente lineare. La prima fase di costruzione dell'edificio sembra collocabile già intorno al 313; in seguito, il complesso venne più volte ricostruito e fu completamente ristrutturato e decorato dal vescovo Eufrasio, fra il 539 e il 560, dopo la riconquista di Parenzo da parte di Giustinano: vennero infatti del tutto ristrutturate la parte orientale della basilica precedente e la sua decorazione interna. Da allora, l'edificio ha conservato quasi completamente, sia all'interno che all'esterno, la sua architettura originaria. L'unico intervento di trasformazione di un certo peso si ebbe nel 1277, quando al centro del presbiterio venne eretto un ciborio. Durante il medioevo vennero aperte finestre nelle absidi laterali: tale intervento distrusse parzialmente i mosaici. Queste finestre furono chiuse nel 19. sec. Nel periodo tra il 18. ed il 19. sec., ai lati della basilica, furono erette cappelle, delle quali quella settentrionale venne demolita nel corso degli interventi di restauro tra le due guerre, mentre quelle meridionali vennero separate dall'interno della basilica. La basilica è stata dichiarata dall'Unesco "Patrimonio dell'Umanità".
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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539
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ca.
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To
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560
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Validity
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ca.
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bibliografia
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MOLAJOLI, BRUNO La basilica Eufrasiana di Parenzo
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p. 28
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Eufrasio
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Date
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539 - 560
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Circumstance of the commission
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ricostruzione della chiesa
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Notes
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La ricostruzione di ampio respiro voluta dal vescovo Eufrasio è testimoniata da un'apposita epigrafe situata nell'abside centrale.
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SUPPORT
SUPPORT
Typology
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fisso
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Material
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struttura muraria
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Depth
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55 - 60 cm.
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Notes
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Muratura in pietra calcarea e malta di calce.
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SUBGRADES
LAYER
Notes
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Non esistono dati precisi: lo strato portante e il fondo delle superfici musive non sono mai stati indagati.
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TESSERAE
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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Utilizzata per la raffigurazione della tonalità chiara delle vesti degli apostoli, dei bordi delle aureole, nella modellazione chiaroscurale del volume dell'orlo della sfera celeste, delle pagine del libro e le parti bianche dei globi oculari, dei fiori di giglio nel giardino paradisiaco ai piedi dei martiri e di altri personaggi.
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TESSERAE (2)
TESSERAE MATERIAL
Material
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madreperla
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Color
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bianco argenteo
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Typology
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naturale
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Use method
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Soltanto per gli interni. Le conchiglie intere di forma rotondeggiante sono state utilizzate per le decorazioni poste tra gli umbracoli e sulle lastre dell'opus sectile. Le conchiglie ritagliate sono state usate per la decorazione delle lastre eseguite con la tecnica dell'opus sectile.
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TESSERAE (3)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
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colore verde
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Typology
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artificiale
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Use method
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Utilizzate sia all'esterno che all'interno per lo sfondo dietro i personaggi, in basso, dove è rappresentata la terra.
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TESSERAE (4)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pasta vitrea
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Color
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azzurro
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Typology
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artificiale
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Use method
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Utilizzate sia all'esterno che all'interno, per tracciare le linee delle vesti o al centro degli elementi decorativi per formare le gemme.
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TESSERAE (5)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marmo
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Color
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grigio chiaro
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Typology
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naturale
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Use method
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Utlizzate sia all'esterno che all'interno, per le tonalità più scure delle vesti bianche delle figure, ovvero per dare profondità alle pieghe ombreggiate delle vesti.
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TESSERAE (6)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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Utilizzate sia all'esterno che all'interno, per la raffigurazione della tonalità chiara delle vesti degli apostoli, dei bordi delle aureole, nella modellazione chiaroscurale del volume dell'orlo della sfera celeste, delle pagine del libro e delle parti bianche dei globi oculari.
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TESSERAE (7)
TESSERAE MATERIAL
Material
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vetro a foglia metallica oro
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Color
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oro
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Typology
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artificiale
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Use method
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Utlizzate sia all'esterno che all'interno, principalmente come sfondo dei registri ornamentali, per i dettagli delle decorazioni, per le decorazioni degli oggetti tenuti dai personaggi raffigurati, per le aureole, i mantelli di alcuni santi e di Cristo, per la tonalità cromatica principale del trono della Madonna.
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Notes
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La maggior parte delle tessere a foglia metallica d'oro è stata messa in opera nel corso dell'intervento di restauro della fine del 19. sec. Le tessere dorate originarie non esistono più, poichè la maggior parte di esse, essendosi scurita, fu sostituita.
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TESSERAE (8)
TESSERAE MATERIAL
Material
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vetro a foglia metallica oro
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Color
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oro
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Typology
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artificiale
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Use method
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Utlizzate sia all'esterno che all'interno, principalmente come sfondo dei registri ornamentali, per i dettagli delle decorazioni, per le decorazioni degli oggetti tenuti dai personaggi raffigurati, per le aureole, i mantelli di alcuni santi e di Cristo, per la tonalità cromatica principale del trono della Madonna.
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Notes
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La maggior parte delle tessere a foglia metallica d'oro è stata messa in opera nel corso dell'intervento di restauro della fine del 19. sec. Le tessere dorate originarie non esistono più, poichè la maggior parte di esse, essendosi scurita, fu sostituita.
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
RESTORATION
Date
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18. sec. | 1700 - 1799
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Reference to the part
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Cristo Cosmocrator con i dodici apostoli
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Description
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Probabilmente nel 18. sec., all'epoca del vescovo Giovanni Negri, in occasione della posa del nuovo solaio la decorazione musiva sopra l'arco trionfale viene parzialmente distrutta e sostituita con una nuova decorazione dipinta sul nuovo strato d'intonaco (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 34-35).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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La fascia del mosaico originale - piedi di Cristo e degli apostoli - viene tolta e sostituita con dell'intonaco sul quale si dipingono delle decorazioni. La porzione superiore del mosaico, recante i busti di Cristo e degli apostoli, rimane perciò celata e, di conseguenza, conservata sotto il cornicione del solaio (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 34-35).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)
RESTORATION
Date
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1846
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Reference to the part
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Sante; agnello di Dio
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Description
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Su commissione del vescovo Antonio Peteani il medaglione centrale, assai danneggiato nella superficie, viene sostituito da uno nuovo eseguito in malta liscia e decorato dal monogramma di Cristo dipinto (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica eufrasiana, pp. 34-35).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (3)
PRESERVATION STATUS
Date
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1885 - 1887
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Reference to the part
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Visitazione; Annunciazione
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Description
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I mosaici si trovano in non buone condizioni di conservazione, soprattutto sono presenti alcune lacune.
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RESTORATION
Date
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1885 - 1887
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Reference to the part
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Visitazione; Annunciazione
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Management of the work
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Luigi Solerti
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Description
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I primi interventi di restauro sulla superficie musiva vengono affidati nel 1885 al laboratorio austriaco Neuhauser e da loro terminati nel 1887 in quanto la committenza, non contenta del lavoro svolto, farà subentrare il restauratore Pietro Bornia.
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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Gli interventi realizzati dal laboratorio Neuhauser interessano il riquadro della Visitazione e quello dell'Annunciazione. I restauratori per colmare le lacune utilizzano tessere nuove di una cromia troppo vivace rispetto alle originali, ottenendo un effetto ottico assai sgradevole nonché falsato che causerà il loro allontanamento dal cantiere.
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (4)
PRESERVATION STATUS
Date
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1886 - 1890
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Reference to the part
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Arcangelo; Visitazione; Annunciazione; San Giovanni Battista; San Zaccaria; Vergine in trono; Epigrafe; Sante; Cristo Cosmocrator con i dodici apostoli; estradossi dell'arco trionfale
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Description
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Alla fine del 19. sec. la maggior parte del mosaico versa in condizioni discrete. L'Arcangelo raffigurato sul pilastro centrale è in buone condizioni di conservazione. Le parti più danneggiate sono il globo, alcune tessere attorno ai piedi e la porzione inferiore della tunica. Il restauro del riquadro rappresentante la Visitazione e di quello dell'Annunciazione conclusosi nel 1887 per opera della ditta Neuhauser di Innsbruck, purtroppo di mediocre qualità, ne ha completamente rovinato la policromia, a causa dell'utilizzo di tessere troppo vivaci nei colori rispetto agli originali. Infatti questa porzione di mosaico versa in pessime condizioni, in quanto si notano anche i numerosi rifacimenti eseguiti nel secolo precedente e risalenti all'epoca del vescovo Negri. La superficie sovrastante l'arco trionfale è intonacata e affrescata; vi è dipinto un nastro ondulato come cornice, mentre i triangoli di risulta ospitano grandi fiori. Nel catino absidale alcune parti del mosaico raffigurante la Madonna, in particolare il trono su cui questa è seduta, presentano danni gravi. Sono individuabili le integrazioni del 18. sec. in prossimità delle epigrafi delle figure all'estrema sinistra. Il San Zaccaria si trova in uno stato di conservazione discreto, in quanto solamente alcune tessere dorate sono cadute ed è presente una piccola lacuna sul viso vicino alla bocca del santo. Il San Giovanni Battista versa invece in condizioni conservative pessime. Nell'intradosso dell'arco trionfale il medaglione centrale sul quale attualmente è raffigurato l'Agnello di Dio, è coperto con la raffigurazione di una croce dipinta ad olio su stucco. A queste date si trova in pessime condizioni conservative. Alcuni medaglioni raffiguranti le Sante e alcune iscrizioni sono in mediocre stato di conservazione; mancano infatti numerose tessere. L'intera superficie degli spazi di risulta dell'estradosso dell'arco trionfale è coperta da un dipinto decorativo costituito da un intreccio di nastri piatti con minuscoli fiori al centro delle volute. Al centro dello spazio triangolare è iscritto un altro triangolo con un fiore asimmetrico al centro (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 27-31, 34-35, 54, 57-60).
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PRESERVATION STATUS
Date
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1896, ante | 1896
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Reference to the part
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Facciata occidentale
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Description
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Sulla superficie della facciata occidentale sopra il tetto dell'atrio sono visibili i resti di un mosaico parietale. Le parti meglio conservate sono le figure collocate a destra e a sinistra, le decorazioni sui bordi e i candelieri posti tra le finestre. Sul mosaico sovrastante le finestre, nonostante gravi danneggiamenti, si riesce ad intravedere la rappresentazione di Cristo, forse assiso sul globo celeste, e altre quattro figure disposte ai suoi lati. Alcune relazioni fanno cenno al cattivo stato di conservazione di questo mosaico.
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RESTORATION
Date
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1888 - 1898
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Reference to the part
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Arcangelo; Visitazione; Annunciazione; San Giovanni Battista; San Zaccaria; Vergine in trono; Epigrafe; Sante; Cristo Cosmocrator con i dodici apostoli; estradossi dell'arco trionfale
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Management of the work
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Pietro Bornia
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Description
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Pietro Bornia procede all'integrazione e al rifacimento delle porzioni della superficie musiva in pessime condizioni di conservazione, comunque assai poche, rifacendole ex-novo. Inoltre il restauratore si preoccupa di rifare le parti precedentemente restaurate dalla ditta Neuhauser. Nel 1890, in occasione dell'intervento di rifacimento del solaio della chiesa, viene scoperto dietro il cornicione e il solaio un'importante rappresentazione musiva recante il busto di Cristo con i dodici apostoli, conservata in maniera discreta proprio sopra l'estradosso. Il restauro viene affidato allo stesso Bornia che in quegli anni operava sulle superfici musive dell'abside centrale. La linea rossa che oggi corre tra le figure rappresentate separa la parte restaurata da quella ricostruita. Nel 1896 gli interventi di restauro delle superfici musive della facciata occidentale vengono commissionati all'impresa Neuhauser di Innsbruck. Da alcuni disegni giunti sino a noi si desume come in corso d'opera si progetti di restaurare l'intera superficie, decidendo in seguito di intervenire solo in corrispondenza della fascia decorativa comprendete i tre grandi finestroni (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 34-35; PRELOG 2004, La basilica eufrasianaa Parenzo, p. 19).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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Nella porzione di mosaico raffigurante l'Arcangelo, poiché la maggior parte delle tessere e la malta sulla quale poggia la superficie musiva si trovano in buone condizioni di conservazione, Pietro Bornia interviene sostituendo solo le tessere della porzione attorno ai piedi, del globo e di parti minori della tunica. Per effettuare il restauro del riquadro raffigurante la Visitazione, viene staccato un certo numero di tessere originali dal supporto e ricollocato sulla malta di allettamento. Le tessere originali sono sostituite con nuove sul volto della Madonna e sulla sua mano sinistra; le tessere, per la maggior parte originali, che formano la capigliatura della Vergine, vengono collocate su nuovo supporto di malta. L'aureola è composta interamente da tessere nuove, mentre le vesti vengono integrate con un miscuglio di tessere originali e nuove. Dalla documentazione traspare che la gamba destra dell'Arcangelo è realizzata con tessere nuove fissate su un nuovo strato di intonaco. Anche le tessere nella fascia inferiore dello spazio sono in parte risultato dell'intervento di restauro. Per quanto concerne l'Epigrafe, si presume che i danneggiamenti minori, quali piccole lacune, vengano restaurati durante questi lavori dal Bornia. Nelle figure in migliore stato di conservazione nel catino absidale - l'arcidiacono Claudio e il bambino Eufrasio - il Bornia ricolloca la maggior parte delle tessere originali su nuovi strati di malta. Ampi interventi vengono eseguiti in corrispondenza del modello della chiesa che il vescovo Eufrasio presenta tra le mani. Nel caso del vescovo Mauro, invece, la sostituzione di un certo numero di tessere interessa la faccia e la capigliatura. Le raffigurazioni degli angeli vengono integrate principalmente nella zona degli arti inferiori. I più ampi interventi si eseguono sul trono della Vergine dove prevalgono le tessere nuove rispetto a quelle originali. Durante le operazioni di integrazione del trono, a causa delle pessimi condizioni conservative di quella porzione musiva, viene involontariamente mutato il disegno del trono, stravolgendone l'assetto prospettico. Dalle fonti d'archivio si può desumere che i restauratori abbiano rifatto gran parte dello sfondo dorato nella conca dell'abside, sostituendo numerose tessere originali con foglia d'ora con delle nuove. Le parti della superficie musiva inerenti i visi, poiché in buone condizioni conservative, non sono state interessate da alcuna integrazione. Tutte le tessere a foglia metallica, poiché ossidate, vengono sostituite con delle nuove. Nel San Zaccaria una parte delle tessere originali del volto, dei piedi e dell'aureola vengono sostituite in quanto danneggiate. Nella scena tuttavia prevalgono le tessere originali. Alcune parti subiscono delle sostituzioni radicali come, ad esempio, l'aureola nella quale sono state impiegate tessere nuove. Nuove sono anche alcune tessere che compongono il volto e i piedi del santo. Nel San Giovanni Battista, la maggior parte del mosaico originale è sostituito con tessere nuove. Le parti superiori delle figure a lui vicine, soprattutto i volti, vengono realizzate con un misto di tessere originali e di tessere nuove. Il segmento inferiore viene eseguito ex novo da Pietro Bornia. Nelle altre parti il restauratore utilizza tessere antiche insieme a delle nuove.Nell'intradosso, una volta tolta la pittura a stucco raffigurante il monogramma di Cristo, si interviene sui resti del mosaico ancora in essere al di sotto dell'integrazione pittorica ottocentesca che presentano chiari indizi di come precedentemente vi fosse raffigurato l'Agnello di Dio con la croce, analogo a quello della basilica di S. Vitale di Ravenna. Il Bornia decide, dunque, di realizzare ex-novo quella medesima iconografia sulla base delle tracce ritrovate. Le analisi degli studiosi moderni non confermano questa idea poiché nelle fonti non vi è cenno della rappresentazione dell'agnello mistico, per questi motivi quella raffigurazione, ancora oggi in essere, deve considerasi un'invenzione dettata dal gusto romantico. Negli altri medaglioni dell'intradosso dell'arco trionfale l'integrazione del restauratore interessa superfici molto modeste. Viene restaurato, fra le altre cose, il lato destro della capigliatura di sant'Agata, dove alcune tessere originali sono collocate su nuovo substrato così come altre di color porpora e dorate. L'iscrizione che identifica la santa è quella che subisce i maggiori interventi. Altre integrazioni interessano le figure delle sante Basilissa, Perpetua, Tecla. Nell'iscrizione di santa Cecilia non sono originali la lettera I e la A finale. Nella parte superiore dell'arco trionfale, in seguito alla rimozione del soffitto e la messa a vista delle capriate, dovute allo smantellamento del solaio, viene scoperta una nuova e importante fascia musiva raffigurante Cristo fra gli Apostoli. Pietro Bornia esegue il restauro del mosaico rinvenuto. Il mosaico originale viene restaurato con il metodo del distacco delle figure originarie precedentemente incollate su tela. La fase del distacco viene preceduta dall'esecuzione dei lucidi. In seguito le superfici musive vengono incollate sul nuovo intonaco, mentre le parti mancanti si integrano mediante nuove tessere. L'intera fascia inferiore del mosaico è eseguita ex novo. Nella medesima occasione, sulla chiave di volta dell'arco trionfale viene scoperto un mosaico del quale non si è conservato invece nessun tratto sulla parte restante dell'arco. Si decide di intervenire rifacendo completamente l'intera superficie, a forma di triangolo, basandosi sui resti delle bordure sulla chiave di volta e delle decorazioni conservatesi presso la base dell'arco. Si eseguono bordure ricorrendo ai resti musivi rinvenuti e gli spazi dei triangoli si ricoprono con una doratura uniforme. Contemporaneamente i mosaici della facciata occidentale, il cui restauro è affidato al laboratorio Neuhauser, vengono staccati, integrati nelle figura dei santi e ricollocati sul muro. Nulla si sa in merito ai metodi utilizzati per il rifacimento delle parti restanti (candelabri e bordure), tuttavia su di esse oggi non si riesce ad individuare nemmeno una minima parte del mosaico originale. Si può ritenere, pertanto, che le parti restaurate siano del tutto nuove (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica eufrasiana, pp. 27-32, 35-36, 54, 56-60).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (5)
PRESERVATION STATUS
Date
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2006, ante | 2006
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Reference to the part
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Facciata orientale
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Description
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In origine l'intera superficie della facciata orientale della navata centrale era ricoperta di mosaici. Si sono conservate soltanto tracce ridotte sotto forma di agglomerati di tessere bianche di calcare, rosse di laterizi e poche tessere azzurre di pasta vitrea.
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RESTORATION
Date
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2006
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Reference to the part
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Facciata orientale
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Management of the work
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Ivan Matejicic
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Description
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Durante i lavori di riparazione del tetto dell'abside della cattedrale si è constatato il cattivo stato di conservazione dei lacerti musivi. Si è deciso pertanto di effettuare un consolidamento preventivo per poi procedere con un intervento più complesso.
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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consolidamento
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Description
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L'intervento si è limitato al consolidamento del supporto tramite la composizione di malta unita a calce. Alcune parti sono state consolidate iniettando mistura di calce e collante.
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Ente ecclesiastico
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Specific indication
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Diocesi di Parenzo-Pola
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Address
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Trg J. Dobrile, 2, Porec (Piazza J. Dobrile 2, Parenzo)
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
Parenzo, basilica Eufrasiana, intero complesso decorativo
IMAGES
Parenzo, basilica Eufrasiana, navata centrale
IMAGES
Parenzo, basilica Eufrasiana, arco trionfale e abside centrale
IMAGES
Parenzo, basilica Eufrasiana, abside settentrionale, Cristo e Santi Cosma e Damiano
IMAGES
Parenzo, basilica Eufrasiana, abside meridionale, Cristo e i santi Orso e Severo
IMAGES
Parenzo, basilica Eufrasiana, facciata esterna occidentale, Santi e Candelabri
IMAGES
Parenzo, basilica Eufrasiana, facciata esterna orientale, Santi
IMAGES
Parenzo, basilica Eufrasiana, facciata esterna orientale, Santi
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
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