OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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complesso decorativo
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Name/Dedication
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pavimento musivo della Villa Romana di Russi, Stanza 19
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Villa Romana, Russi - Cornice con treccia a quattro capi - Cornice a denti di lupo - Motivo a cerchi tangenti
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48 A 98 1
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Iconographic description
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Il pavimento della Stanza 19 presenta un tappeto centrale con composizione ortogonale di cerchi tangenti, a doppia cornice, caricati di un fiore a sei petali, formanti quadrati concavi riempiti da un fiore a quattro petali cuoriformi (BALMELLE 1985, Le décor géométrique de la mosaique, tav. 231, a). Adiacente al tappeto vi è una cornice a denti di lupo (BALMELLE 1985, Le décor géométrique de la mosaique, tav. 10, c); verso l'esterno, non adiacente alla prima, una seconda cornice con treccia a quattro capi in colori contrastanti (BALMELLE 1985, Le décor géométrique de la mosaique, tav. 73, b) e infine due cornicette nere, inframmezzate da una bianca, di due file di tessere.
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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villa
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Qualification
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rustica
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Denomination
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Villa Romana di Russi
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Date
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2. sec. a.C., fine - 6. sec., ca. | 110 a.C. - 599
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Address
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via Fiumazzo, 25
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Notes
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La Villa Romana di Russi è una villa rustica con quartiere residenziale di pregio e quartiere rustico destinato alla produzione. La villa è composta da un nucleo principale, rettangolare, circondato da portici; l'ingresso era a sud, attraverso un cortile aperto. All'interno, attorno a due cortili anch'essi porticati, si articolano a nord il settore residenziale, che prevedeva al centro la stanza di soggiorno (Stanza 5: tablinum), mentre gli ambienti circostanti erano destinati ad usi diversi (Stanze 6-9); il gruppo di stanze ad ovest costituiva con ogni probabilità il quartiere notturno (Stanze 10-15), mentre l'ambiente maggiore pavimentato a mosaico, veniva usato come sala da pranzo (Stanza 16: triclinium). Una piccola area comprendente tre ambienti era presumibilmente riservata al fattore (procurator) della tenuta (Stanze 19-21). La zona più vasta, che si sviluppava attorno al cortile sud, era adibita alle attività produttive: comprendeva la cucina, i depositi per l'immagazzinamento dei prodotti cerealicoli, un torcularium per il vino e vasche limitrofe; nel settore orientale era anche una zona termale e cortili con alberi da frutta. L'impianto termale, che si sviluppa a sud-est del quartiere abitativo, ha restituito il vestibolo - spogliatoio (Stanza 55), il frigidarium (Stanza 56), il tepidarium (Stanza 57) e parte del calidarium (Stanza 58). La villa fu costruita fra la fine del 2. e l'inizio del 1. sec. a.C.; fra 1. e 2. secolo subì una ristrutturazione totale, con l'aggiunta di pitture, mosaici e giardini. Un abbandono parziale è documentato verso il 3. secolo, mentre quello definitivo si può datare al 6. secolo.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
Denomination of archaeological site
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Villa Romana di Russi
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Management of the work
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Soprintendenza alle Antichità dell'Emilia Romagna
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Those who did the work
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Mansuelli, Guido Achille
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Date
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1955
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Notes
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Presso la cava di argilla Gattelli nel marzo 1938 vennero alla luce, a circa 11 m di profondità dall'attuale piano di campagna, alcuni ambienti del complesso termale della villa rustica, ritenuti parte di un complesso pubblico e non riconosciuti come ambienti di un edificio privato. I resti furono reinterrati e se ne perse la localizzazione, finchè nel 1951 ripresero gli scavi, portati avanti fino al 1957 da Guido Achille Mansuelli che mise in luce il quartiere residenziale e parte di quello produttivo. Una seconda sistematica campagna di scavo si ebbe fra il 1968 e il 1971, sotto la direzione di Daniela Scagliarini Corlaita, ed interessò il quartiere sud-est arrivando a definire il perimetro della villa. Gli scavi ripresero solo nel 1980-1981, protraendosi fino al 1989, diretti da Maria Grazia Maioli: in questa fase si individuò un grande cortile con portico e alcuni ambienti, rimasti parzialmente scavati. La nuova campagna del 1995 rimise in luce il quartiere termale, poi parzialmente interrato. Gli ultimi interventi risalgono al 1998-1999, quando il Gruppo Ravennate Archeologico, diretto da M. G. Maioli, procedette allo svuotamento ed esplorazione dei tre pozzi appartenenti alla villa.
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CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
Century
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1.
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Fraction of century
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seconda metà
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SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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50
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ca.
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To
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99
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Validity
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ca.
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bibliografia
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La villa romana di Russi : vecchie e nuove scoperte. - Faenza : Casanova, [2006]. - 64 p.
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pp. 54-57
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Date
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1. sec. a.C., fine - 1. sec., inizio | 10 a.C. - 10
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Grounds of basing the dates
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bibliografia
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Notes
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Guido Achille Mansuelli (MANSUELLI 1962, La villa romana di Russi, p. 20) nella prima edizione completa dello scavo propone una datazione oramai superata.
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
SUPPORT
SUPPORT
Typology
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fisso
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Material
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cemento armato
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TESSERAE
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato come colore del fondo delle decorazioni.
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TESSERAE (2)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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nero
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato per comporre le decorazione del pavimento.
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venata
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Le venature sono ben definite e di colore bianco.
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TECNIQUE
TECNIQUE
Reference to the part
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intero manufatto
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Denomination
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opus tessellatum
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Method
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diretto
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Width
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475
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Length
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450
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
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1938
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Description
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Restauri antichi sono presenti nei pavimenti dell'appartamento del procurator, in particolare nella stanza 19 che mostra sia riprese che inserti in tessere di materiali diversi (MAIOLI 2001, L'impianto termale della villa, p. 312).
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RESTORATION
Date
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1938 - 1996
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Responsible institution
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Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna
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Description
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I primi ritrovamenti di mosaici risalgono al 1938 poi confermati nel 1951. Nel 1958-1959 vengono eseguiti restauri di consolidamento e di integrazione delle strutture musive. Le operazioni di restauro, che continuano anche negli anni settanta comportano l'asportazione, il consolidamento e lla successiva ricollocazione in situ dei mosaici pavimetali. Si è deciso, fin dall'inizio degli scavi, di non ricorrere ad una copertura a tettoia sull'area archeologica, perchè con questa soluzione si potrebbe introdurre un elemento volumetrico assolutamente non pertinente, falsando la valutazione dei resti antichi, e per di più ostacolando la percezione globale dell'unica componente spaziale realmente apprezzabile, cioè quella volumetrica. Si è preferito perciò dedicare il massimo impegno tecnico al consolidamento dei mosaici, distaccati mediante strappo e ricollocati in situ su di un nuovo allettamento di calcestruzzo (RUSSI 1975, p. 50). In seguito a una abbondante alluvione nel 1996 si avviano altri restauri per provvedere al consolidamento e alla pulitura della superficie musiva gravemente danneggiata dall'acqua e dal fango.
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna
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Address
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via Belle Arti, 52, 50100 Bologna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
Notes
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