Decorazione musiva parietale di Galla Placidia, Lunetta con cervi che si abbeverano

Ravenna, Galla Placidia, lunetta con cervi che si abbeverano (occidentale)

Ravenna, Galla Placidia, lunetta con cervi che si abbeverano (occidentale)

SUBJECT

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Identification

Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna - Cervi che si abbeverano

25 F 24 (CERVO)

Iconographic description

Due cervi vengono circondati dai tralci d'acanto che si formano dalle loro stesse corna. I due animali si avvicinano alla fonte dalla quale intendono abbeverarsi. La fonte è posta al centro della decorazione musiva in quanto costituisce l'elemento più importante della narrazione, sviluppata simmetricamente. Rispetto alla lunetta opposta, la pozza d'acqua è di forma leggermente più allungata e nessuno dei due cervi presenta la bocca semiaperta, come avveniva per il cervo di destra nel braccio orientale.Il verde colore dell'acanto sembra quasi risplendere sull'intenso blu del fondale grazie a lumeggiature color oro. Negli intradossi della finestra troviamo motivi fitomorfi.

Iconological description

L'acqua è allo stesso tempo simbolo di refrigerio e promessa di salvezza: essa porta i frutti della vita eterna, e viene data al momento del Battesimo, come ricorda Clementina Rizzardi (RIZZARDI 1996, Il mausoleo di Galla, p. 150); l'acqua è lo strumento con il quale si definisce il nuovo patto tra Dio e l'uomo. La scelta dei cervi, come, tra gli altri, riferisce Paolo Lino Zovatto (ZOVATTO 1968, Il Mausoleo di Galla, p. 76), rimanda al Salmo 41, 1-3: "Come i cervi anelano ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a Te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente". I cervi, come ricorda Sante Ghigi (GHIGI 1910, Il Masuoelo di Galla, p. 91), rappresentano le anime innamorate di Cristo le quali, in mezzo alle tentazioni e ai pericoli della vita, corrono a refrigerarsi alla fonte, dopo aver superato ogni ostacolo.